Marc Marquez ancora nell’occhio del ciclone dopo gli episodi di Portimao e il tira e molla giuridico sulla sanzione da scontare.
Dopo l’incidente di Marc Marquez nel GP di Portimao si è sollevato un polverone nel paddock della MotoGP. I commissari del FIM Panel hanno gli hanno notificato un doppio Long Lap Penalty da scontare nel successivo Gran Premio d’Argentina, ma la Honda il giorno dopo ha ufficializzato che il suo pilota avrebbe dovuto sostenere un intervento al pollice della mano destra e quindi sarebbe stato assente a Termas.
A quel punto la FIM ha inviato una seconda comunicazione, specificando che la sanzione sarebbe stata scontata nel prossimo GP a cui Marc Marquez avrebbe partecipato. La Honda ha fatto ricorso alla Corte d’Appello della MotoGP, che per il momento ha deciso di sospendere provvisoriamente la penalizzazione in attesa di un verdetto definitivo.
Una bella bagarre politica all’interno del paddock che farà ancora tanto discutere, specie dopo le recenti dichiarazioni del presidente della Federazione Internazionale del Motociclismo, Jorge Viegas, a ‘Motosprint’ “La situazione è chiara: Marc ha fatto quello che ha fatto ed era d’accordo con la penalità“.
Il presidente FIM su Marquez e gli Stewards
Da un lato bisogna ammettere che il pannello degli Steward ha scritto una sanzione poco chiara. Jorge Viegas ha chiesto personalmente di riscriverla, ma il team diretto da Alberto Puig ha deciso di fare ricorso e la patata bollente è passata nelle mani dei giudici della FIM. “Personalmente se fossi stato Marc avrei scontato la sanzione, senza fare appello, dato che ora ha dato modo alle persone di pensare che non voglia scontarla. Questo non è carino“, ha sottolineato il numero 1 della FIM.
Del resto l’atteggiamento di Honda non è piaciuto neppure ai rivali che sono sul piede di guerra. La manovra azzardata di Portimao ha causato anche la caduta di Miguel Oliveira, anche lui costretto a saltare la gara di Termas de Rio Hondo e infine rientrato ad Austin. Tra i due la situazione è stata chiarita, ma i vertici dei costruttori rivali non ci stanno.
Occhi puntati anche sul FIM Panel che spesso finisce nell’occhio del ciclone, criticato da piloti e tifosi in più di una occasione. Qualcuno vorrebbe che si intervenisse in un modo o nell’altro per avere una Direzione gara più decisa ed equa. Jorge Viegas prova a spezzare una lancia a favore del trio diretto da Freddie Spencer: “I membri del Panel non sono perfetti. Capita anche nel calcio: a volte si vorrebbe uccidere l’arbitro, altre lo si applaude. Sono persone competenti e non vorrei mai interferire con il loro lavoro, salvo poi fare delle valutazioni a fine campionato“.