Marc Marquez e il suo rapporto con la Honda sono al centro di discussioni da diverse settimane. Le ultime parole hanno stupito tutti
Marc Marquez è alla ricerca di una competitività perduta e non sembra che la Honda non sia in grado di donargliela. Intanto le voci su un suo possibile addio, direzione KTM, si moltiplicano di giorno in giorno.
A che punto è il futuro di Marc Marquez? Questa domanda ronza nell’ambiente della MotoGP da diverso tempo e in pochi sanno ancora cosa potrà succedere nelle prossime stagioni. Il campione spagnolo ha perso tre anni per ritrovarsi dal punto di vista fisico, con quattro operazioni al braccio destro e una lunghissima riabilitazione. Una volta messi a posto i fastidi alla guida e il deficit di forza (quasi al 100%) si è ritrovato però con una moto non all’altezza della concorrenza.
La Honda non ha colmato il gap con i migliori costruttori del lotto, pagando dazio sia alla Ducati che ad Aprilia e KTM. Forse solo la Yamaha vive un momento di eguale difficoltà, con Quartararo che arranca in posizioni di rincalzo.
Marc Marquez, parla Koji Watanabe il presidente dell’HRC
La situazione di Marquez con la Honda sembra assomigliare sempre di più a quella di Valentino Rossi negli ultimi anni di carriera. “Il Dottore” chiese a più riprese un cambiamento alla Yamaha per ritrovare la via tecnica verso il successo, ma nessuno del reparto corse diede effettivamente retta al #46. Adesso lo stesso destino sembra coinvolgere anche lo spagnolo, che valuta il proprio futuro.
Negli ultimi giorni, si è fatto un gran parlare del contratto di Marc Marquez e del suo possibile passaggio alla KTM. L’idea della scuderia austriaca sarebbe quella di investire su di lui a partire dal 2025, quando scadrà l’accordo con la Honda.
Dal canto suo, però, la Honda per ora è tranquilla di poter proseguire il proprio percorso con il #93. A confermarlo ai microfoni di Marca è stato il presidente dell’HRC Koji Watanabe, che ha assistito alla deludente prestazione del team al Mugello.
“Sentiamo ancora che Marc fa parte della famiglia Honda. Naturalmente Honda rispetta l’opinione dei suoi piloti. Non abbiamo alcun timore di perderlo anche se non c’è fretta per parlare del rinnovo”. L’idea sarebbe quella di tenerlo fino alla fine della sua carriera, marchiando per sempre la sua era in MotoGP con un unico brand.