Alla vigilia del GP di Assen, Marc Marquez è tornato a parlare svelando cosa gli è accaduto dopo la caduta al Sachsenring
Nonostante non sia in lotta per il Mondiale, l’attenzione in queste settimane è tutta per Marc Marquez. Lo spagnolo infatti sta vivendo una delle annate peggiori da quando è nel Motomondiale con un solo podio nella sprint d’esordio a Portimao e diversi appuntamenti saltati per infortunio con solo 15 punti incamerati finora.
Un bottino magrissimo che cozza con le ambizioni del numero 93, il quale sperava, dopo aver risolto il problema al braccio destro infortunato a Jerez nel 2020, di poter tornare finalmente da alti livelli.
Invece la Honda che dall’anno scorso ha rivoluzionato la moto per renderla più vicina ai gusti di Marquez, sembra essere decisamente ingestibile. Tanto che siamo già quasi a metà stagione e il talento di Cervera è il re incontrastato delle cadute.
Ormai ogni weekend è una lotta per rimanere in piedi e, dopo tanto penare, al Sachsering è esploso tutto il suo nervosismo. Le prime avvisaglie c’erano state al Mugello con la caduta della domenica, con una reazione plateale quanto sorpresa per la scivolata rimediata. In Germania però prima il rischio di caduta ad alta velocità e il gestaccio in mondovisione alla moto, poi nel warm up l’ennesimo infortunio che lo ha fatto desistere dal correre la domenica, nonostante avesse ricevuto l’ok dei medici.
Marquez svela tutto: cosa gli è accaduto
L’iberico ha deciso di correre ad Assen, ma la situazione è tutt’altro che florida. Oltre alla frattura alla mano, è alle prese con una distorsione alla caviglia destra. Come ha ammesso già al Sachsenring, Marc non forzerà più del necessario per evitare ulteriori complicazioni ai suoi infortuni.
E a DAZN ha spiegato la situazione, ammettendo che i nuovi infortuni sono emersi solo dopo giorni quando il dolore è aumentato: “Siamo arrivati abbastanza ammaccati. Quello che mi darà più fastidio nel weekend è la seconda costola che mi sono rotto“. Poi però ecco la confessione: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro in questi giorni con i fisioterapisti e i medici per cercare di essere qui in Olanda, soprattutto perché Rins e Mir non ci saranno e abbiamo bisogno in Honda di prendere dati per migliorare la moto del prossimo anno“.
Parole che quindi sembrano mettere fine a ogni speculazione sul suo futuro. Anche perché nelle scorse settimane aveva mandato messaggi chiari a Honda di volere una moto competitiva, pena riflessioni serie sul suo destino a fine stagione. Il legame che lega Marquez alla casa giapponese è forte, ma a tutto c’è un limite. Per questo ha parlato anche direttamente col boss Honda, e forse proprio questo lo ha tranquillizzato per il futuro.
Sempre a DAZN, Marc ha specificato: “Sono impegnato nel progetto Honda ed è per questo che sono qui. Sarebbe stato più facile essere a casa, ma io sono qui. Voglio aiutare e cercare di migliorare per il futuro. Vogliamo tutti essere davanti a lottare. Ora è il momento di impegnarsi per le prossime gare“.