Marc Marquez è pronto per una stagione da protagonista con il Gresini Racing, ma ha mandato anche una dura frecciata.
La stagione di MotoGP targata 2024 è ormai alle porte, e l’obiettivo di Marc Marquez è quello di poter tornare ad essere un protagonista. Gli ultimi anni con la Honda sono stati un incubo, con l’ultimo successo che risale a quel round di Misano dell’ottobre del 2021. Da quel momento è passata una vita, quasi due anni e mezzo, nel quale è stato costretto a faticare nelle retrovie, senza mai trovare il passo giusto. Ovviamente, la colpa non è del nativo di Cervera ma di una Honda andata in caduta libera, che non è mai riuscita a rialzarsi.
Di certo, Marquez è un gran valore aggiunto per la Ducati del Gresini Racing, e con il fratello Alex forma una coppia di altissimo livello. I due spagnoli hanno tra le mani una moto fortissima, ma anche una squadra che ha fatto dei passi da gigante. La vittoria di Fabio Di Giannantonio in Qatar è stata una grande iniezione di fiducia, ed ora ci sarà da capire come si evolveranno le cose.
Marquez, ecco una dura frecciata ai rivali
Ducati o non Ducati, in pochi potevano prevedere che Marc Marquez si sarebbe legato ad un team privato, che corre anche con una moto vecchia di un anno. Alla presentazione di sabato al Cocoricò di Riccione, Marc ha ringraziato il Gresini Racing, ma ha mandato anche una piccola frecciata alle altre case, che non hanno voluto aspettarlo. I riferimenti possono essere molteplici, ma le sue parole sono chiare.
Ecco le sue parole: “Sono molto felice di essere qui, è davvero una sensazione molto strana dopo tanti anni in cui sono stato con la Honda. Per me si tratta di una sfida molto bella, sono felice ed emozionato. Stavo cercando da tempo una sfida diversa e con una moto nuova a mia disposizione. Gresini ha deciso di aspettarmi, per loro è una sfida rischiosa, ma è un team storico e fatto di gente meravigliosa. Iniziamo piano piano, perché se si mangia troppo in fretta poi non si digerisce“.
Quella di Marquez può essere vista come una frecciata agli altri team, che hanno deciso di non aspettarlo e di non puntare su di lui, come magari potrebbe aver fatto la KTM, del quale tanto si era parlato, ma con il quale poi non c’è stato l’accordo. Di certo, i vertici della casa austriaca potrebbero pentirsene, soprattutto se il nativo di Cervera dovesse ben performare.
Dal nostro punto di vista, non ci sono troppi dubbi sul fatto che il #93 sarà competitivo, anche se non possiamo di certo pensare che sia il favorito per il mondiale. Il primo obiettivo, dopo quasi due anni e mezzo di digiuno, è quello di mettere le mani su una vittoria di tappa, che sarebbe già un bel risultato. Tutto ciò che verrà in seguito, come si dice in gergo, sarà tanto di guadagnato.