Marc Marquez sogna la grande rimonta e non sembra essere così impossibile visto il grande andamento del fenomeno spagnolo.
Finché la matematica gliene darà la possibilità, non ci sono dubbi sul fatto che Marc Marquez proverà in tutti i modi a lottare per il titolo mondiale e ora che ha portato a casa ben due successi consecutivi, la voglia di imporsi cresce sempre di più. Sarebbe un biglietto da visita straordinario, soprattutto in vista di uno scontro ad armi pari con Bagnaia per il 2025.
Indubbiamente l’impresa è di quelle titaniche, con sette weekend ancora da disputare e un ritardo di 53 punti nei confronti del primatista Jorge Martin e di 46 verso Pecco Bagnaia. Nulla però è impossibile contro un fenomeno del genere e l’ingresso da due anni a questa parte delle Sprint Race potrebbe essere un grande aiuto per lo spagnolo.
Inoltre non si deve dimenticare il rischio di cadute di Bagnaia e di Martin che è sempre dietro l’angolo, dunque la rimonta è possibile e fra cinque gare tutto potrebbe cambiare. Si trattano chiaramente solo di calcoli che non hanno nulla di ufficiale, anzi sappiamo bene che sarà molto difficile vedere in questa stagione il nono titolo di Marquez, ma vediamo come potrebbe andare il Mondiale.
Il primo appuntamento da prendere in considerazione è un’altra volta Misano, con Marquez che ha vinto pur non essendo il più veloce in pista. Attualmente il rischio di pioggia sarebbe solo per la mattina del sabato, dunque è possibile che lo spagnolo non possa andare sopra il terzo posto, dietro ai suoi rivali sia nella Sprint che nella gara, perdendo così dei punti dai rivali.
Marquez primo dopo la Thailandia? Ecco come
Dove però Marquez può fare la differenza è in Thailanda, visto come trionfò nel 2018 e nel 2019 con la Honda e nello sciagurato 2023 giapponese chiuse quarto nella Sprint e sesto in gara. Una doppietta dunque non è impossibile e lo stesso dicasi in quel Giappone, dove sotto la pioggia volò nel 2023 conquistando un assurdo podio con la Honda.
In questi condizioni di bagnato, sappiamo che il rischio di caduta per Martin e Bagnaia non è impossibile, dunque ipotizziamo lo zero in gara per uno in Thailandia e per l’altro in Giappone. Da valutare invece Phillip Island, probabilmente favorevole per le GP24 vista la pista, e l’Indonesia, dove Marquez aveva subito un infortunio nel 2022. In Asia però il rischio di pioggia tra settembre e ottobre è davvero alto, dunque la possibilità di tre doppiette tra Indonesia, Giappone e Thailandia è fattibile, il che lo porterebbe a ottenere 111 punti, con Misano che può dare un terzo posto nella Sprint e in gara, mentre in Australia la sua tecnica può valere un secondo posto. Complessivamente dunque sarebbero 164 punti conquistati, il che lo porterebbe a 423 punti in classifica.
Con questi risultati e una caduta a testa per Bagnaia e Martin, il rischio di trovare Marquez al primo posto sarebbe davvero molto concreto. Jorge si troverebbe secondo con 110 punti conquistati e Pecco con 116, dunque un andamento comunque buono. Tutto è dunque ancora aperto.