Il mondo della Moto GP ha i riflettori puntati su Marc Marquez e sulla stagione della rivalsa che prepara in Ducati, ma emerge un dubbio.
In questi giorni tutti i team di MotoGP hanno presentato le nuove livree e le nuove squadre, dando agli appassionati un antipasto di quella che sarà la stagione 2024 del massimo campionato motociclistico di velocità. Pecco Bagnaia è chiamato a difendere il titolo di campione del mondo dall’arrembante Jorge Martin, ma l’iberico in forza a Pramac non sarà certo l’unico pericolo.
Grandi aspettative si posano anche su Marco Bezzecchi, terzo classificato nella passata stagione, su Enea Bastianini (terzo classificato nella stagione 2022) che è chiamato alla stagione del riscatto, su Fabio Quartararo (campione del mondo 2021 e talento purissimo), su Brad Binder e sui progressi di Aprilia, Honda, KTM e Yamaha.
Un capitolo a parte lo meritano Pedro Acosta (nuovo fenomeno del motociclismo mondiale alla sua stagione di debutto in MotoGP) e Marc Marquez, il talento generazionale che ha preso il posto di Valentino Rossi e che dopo annate nefaste a causa di infortuni gravi e moto non competitive quest’anno è in sella a Ducati con la voglia di fare capire a tutti che è ancora il più forte del mondiale.
Gli appassionati di questo sport, si sa, amano le storie leggendarie e sarebbero sicuramente esaltati dal vedere una vittoria del rookie Acosta alla prima stagione in MotoGP, ma c’è grande attesa anche per il presunto riscatto di Marc Marquez. Lo spagnolo infatti punta ad eguagliare il record di mondiali vinti da Valentino Rossi.
Probabilmente è proprio la voglia di assistere ad una vittoria iconica e storica che spinge tutti ad indicare Marc come il favorito per il prossimo mondiale. Marquez non vince una gara da due anni, ma la Ducati è la moto più forte del mondiale e gli garantisce di potersela giocare alla pari con tutti gli altri piloti in pista. Possibilità che la disastrosa Honda delle ultime stagioni non gli consentiva.
A pari condizioni con i piloti che si sono giocati il mondiale lo scorso anno, tutti ritengono che il suo talento superiore gli consenta di vincere facilmente, ma sarà davvero così? Marc ha giocato al ribasso in questo inverno, dichiarando di non essere un candidato alla lotta al titolo, ma conoscendolo farà di tutto per esserlo.
Intervistato proprio sulle possibilità di Marquez di vincere con la Ducati il mondiale, il direttore della commissione tecnica della FIM, Roland Berger, ha ammesso che il talento dell’otto volte campione del mondo è unico: “Per quanto riguarda la qualità della guida gioca in un altro campionato“.
Ciò nonostante Berger non è così sicuro che in Ducati riesca a primeggiare come faceva nel periodo d’oro della Honda. Ciò che lo fa dubitare delle chance di vittoria è il carattere di Marquez, a lungo suo punto di forza, che lo porta spesso a superare il limite: “La domanda da farsi è se possiede sufficiente controllo su se stesso da non fare qualcosa di stupido”.