Lo spagnolo, appena arrivato in Ducati, sarà sicuramente una delle attrazioni principali della MotoGP 2024: ecco il pensiero di Luigi Dall’Igna
Il 2023 è stato, ancora una volta, l’anno di Francesco “Pecco” Bagnaia, capace di laurearsi campione dopo un testa a testa appassionante con Jorge Martin. Il pilota Ducati, però, nel 2024 avrà un avversario in più sul cammino verso il terzo titolo mondiale della carriera in MotoGP. Si tratta di Marc Marquez, appena sbarcato in Ducati e pronto a risorgere grazie alla moto di Borgo Panigale.
Il prossimo campionato, infatti, sarà quello della riscossa per l’ormai ex Honda che, dai primi test, ha dimostrato di aver già trovato il feeling giusto con la nuova moto puntando a recitare, di nuovo, un ruolo da protagonista assoluto e non più quello di comparsa come era capitato nell’ultima stagione.
Marquez-Ducati, ecco come sarà gestito il rapporto
Si è aperta infatti una nuova era per Marquez. Dopo 11 anni trascorsi in Honda, lo spagnolo ha scelto la Ducati del team Gresini; una decisione figlia della scarsa competitività della casa giapponese e della voglia di Marquez si essere ancora protagonista con quella che, al momento, è la moto migliore dello schieramento della MotoGP.
Un figura decisamente importante quella di Marquez nel box Ducati che Luigi Dall’Igna, direttore corse del marchio italiano, ha già chiaro come gestire: “Useremo la filosofia che è quella giusta da applicare secondo me. Lasceremo i piloti liberi di fare il meglio che possono fare, cercando comunque di condividere dati e telemetrie. Credo che questo possa essere un vero valore aggiunto, non solo per i tecnici ma anche per i piloti stessi. Come tutti i piloti ha dei punti di forza e dei possibili punti di miglioramento. Poi a Valencia è stato un test solo di un giorno, penso lui abbia del margine per riuscire a fare un po’ meglio”, le sue parole in una intervista alla Gazzetta dello Sport.
Sarà quindi compito della Ducati riuscire a far convivere tutti i campioni in sella alle proprie moto. Una missione piuttosto complicata visto che Bagnaia, Martin, Marquez e gli altri avranno tutti legittime ambizioni di vittoria, ma che Dall’Igna è sicuro di riuscire a portare a termine sfruttando anche i miglioramenti che il team Ducati riuscirà a portare in pista: “L’area dove c’è ancora margine di sviluppo è l’aerodinamica. È una scienza nuova che è stata applicata da poco nell’ambito delle moto e ancora adesso ci sono delle idee – non solo nostre e ma in generale – abbastanza innovative che possono far fare dei passi in avanti”, conclude.