La MotoGP sta per ripartire dalla sua Spagna, ma mai come adesso il futuro di Marc Marquez è incerto: all’orizzonte una mazzata incredibile
Nessuno vuole essere Robin, cantava Cesare Cremonini. Ma in realtà adesso nessuno vuole essere Marc Marquez e sembra davvero un paradosso. Perché uno dei campioni più amati e odiati negli ultimi vent’anni sta toccando il punto più basso della sua carriera.
Tutto questo succede proprio mentre il Motomondiale sta per tornare a Jerez de la Frontera, pista che il madrileno ama moltissimo non solo perché lì si corre il GP di Spagna. Da quasi tre anni però il circuito andaluso è anche diventato l’incubo peggiore per Marc che lì ha cominciato la sua crisi, fatta prima di problemi fisici e poi anche tecnici.
Sulla carta il grave infortunio all’omero destro è ormai alle spalle, anche se la funzionalità del braccio come ha confessato lui stesso non tornerà più quella di una volta. Nel frattempo dal luglio 2020 però la concorrenza, soprattutto Ducati e Aprilia, è decollata mentre la Honda affonda nella sua mediocrità.
Nessuno ha ancora capito se sia solo colpa della Casa o anche indirettamente di Marquez, che ha sempre preteso di avere una moto a sua immagine e somiglianza. Resta il fatto però che il presente è incerto e il futuro buio.
Marquez con le spalle al muro, le sue prossime scelte saranno decisive
Honda arriva dal suo primo weekend vincente della stagione anche se in realtà con la moto e l’uomo sbagliato. Alex Rins ad Austin ha messo insieme un secondo posto nella Sprint Race e una vittoria nel Gran Premio, anche se lo ha fato con la HRC del team di Lucio Cecchinello. Joan Mir, che da quando ha vinto il Mondiale 2020 non ne ha più azzeccata una, tra cadute e risultati negativi si sta invece imbruttendo.
Così tutti nella squadra ufficiale stanno aspettando il rientro di Marc Marquez che dopo l’incidente con colpa di Portimao potrebbe essere pronto a rimettersi in sella. Usiamo il condizionale però, perché in realtà il team manager della squadra, Alberto Puig, ha già anticipato che sarà decisiva una visita finale la prossima settimane per stabilire se sia guarito. Così come la prossima settimana è atteso il verdetto definitivo sulla penalità che dovrà o meno scontare a Jerez o forse nella gara successiva o forse mai.
Intanto però molti addetti ai lavori che conoscono bene il Motomondiale in generale e l’ambiente della Honda HRC in particolare sono convinti che questo sia il suo ultimo anno. Marquez ha un contratto che lo lega al marchio sino al 2024, ma la storia recente insegna che in realtà diversi piloti hanno cambiato prima della scadenza, oppure hanno detto basta, come Jorge Lorenzo.
Honda tiene prigioniero il suo campione? Una pretendente si tira fuori
L’otto volte campione del mondo è davanti ad un bivio. Continuare con Honda significherebbe aspettare che in Giappone si decidano a dargli di nuovo una moto vincente oppure attendere la chiamata da un altro Team. La terza ipotesi, quella del ritiro, al momento nessuna la prende in considerazione, lui per primo.
Fino all’incidente di Jerez tutti si sarebbero messi in fila per Marquez perché a fronte di un carattere non facile ci sono i risultati che parlano per lui. Adesso però tutti almeno a parole si stanno chiamando fuori. Lo ha fatto per prima la Ducati, parlando di tempi che non sono più maturi e così anche Aprilia nonostante Aleix Espargarò sia in scadenza.
Yamaha non ci pensa, nonostante sarebbe un colpo clamoroso come l’ingaggio di Valentino Rossi nel 2004. Resterebbe KTM, con la quale condivide lo stesso famoso sponsor (una bevanda energetica che tutti conoscono).
Ma anche Stefan Pierer, numero uno della Casa austrriaca, si è chiamato fuori: “Ingaggiare uno come Marquez non è nel mio stile – ha spiegato a speedweek.com – e poi abbiamo contratti con tutti e quattro i piloti fino alla fine del 2024”. E ha anche motivato la scelta. Lo spagnolo è uno che se vince è tutto merito suo e quando perde, solo colpa della moto.