Marc Marquez vanta una carriera di grandi successi, ma i problemi fisici lo hanno fatto maturare. Le sue considerazioni sono davvero importanti.
Avere una carriera che ha regalato non poche soddisfazioni non può che garantire certezze sulle proprie potenzialità e rendere ancora più sicuri di sé. Un identikit simile corrisponde appieno a Marc Marquez, consapevole di come otto titoli mondiali in tutte le classi del Motomondiale non si vincano certamente per caso. Certamente un ruolo determinante viene svolto dalla moto, ma altrettanto importanti non possono che essere le potenzialità del pilota, che deve riuscire a esaltarle al meglio.
Anzi, se possibile, i problemi fisici che lui ha avuto negli ultimi anni e che gli hanno impedito di gareggiare con continuità sono un’ulteriore dimostrazione di quanto gran parte del merito fosse suo. Da tempo, infatti, la Honda si ritrova a fare da spettatrice ai successi della Ducati e non sembra avere molte prospettive per risalire ai vertici.
Marc Marquez: un’ammissione importante
Chi ha un palmares come quello di Marc Marquez non può che sentirsi frustrato all’idea di non riuscire a dare il massimo e di ritrovarsi a fare da spettatore alle vittorie degli altri. Lui ora vorrebbe dimostrare di non avere perso lo smalto dei tempi migliori e di poter dire la sua nella lotta per le prime posizioni.
Certamente il suo approccio alle gare è cambiato rispetto a prima dei numerosi infortuni: “Ora non mi sento veloce – ha detto a Motosan.es -. Mi ritrovo in pista senza fare niente di speciale, sono lì e basta. Nel 2019 per me non faceva alcuna differenza che tipo di gomma avessi. Sei tu a doverti creare la tua fortuna, lo fai lavorando meglio, oltre a essere sempre concentrato e preparato”.
Nascondere l’insoddisfazione è certamente difficile per uno come lui: “Avere un buon momento in carriera sta a indicare di essere riusciti a divertirsi, ma anche di avere capito quale sia il proprio limite. A quel punto creare quella fortuna a cui aspiri sarà più semplice“.
Un futuro tutto da scrivere
In passato spesso Marquez finiva per prendersela con gli altri quando le cose andavano male, ora invece ha un approccio differente nei confronti dei momenti negativi. E questo non può che essere sintomo di maturità: “Si potrebbe dire: ‘Sono stato molto sfortunato perché mi sono rotto tre ossa e un legamento. Mi sono rotto il pollice, un dito e la clavicola’. Poi però penso: ‘Ok, questo è successo perché sono caduto 14 volte. Tutto è quindi normale, chi ha un bel rapporto con la propria moto cade meno e ha meno problemi”.
Parole come queste sembravano davvero impossibili in passato, ma ora lui sembra davvero cambiato. Anzi, non sembra così impossibile l’idea di vederlo con un altro team, nonostante lui sia da sempre legato alla Honda. Lui per ora non si sbilancia, ma la possibilità è concreta.