L’approdo di Marc Marquez ai grandissimi rivali di Ducati è sicuramente la notizia dell’anno nel campo del motociclismo sportivo: ma non tutti sono convinti che ciò abbia soltanto lati positivi, ecco il perchè.
Nonostante i tanti “capitomboli” – e non si dice per dire – che ha vissuto nella sua carriera lo spagnolo negli ultimi anni, non si può negare che Marc Marquez sia un pilota esperto, tenace e in generale, una grande aggiunta a qualsiasi team che mira a giocarsi la vittoria di un campionato. Ecco perchè il suo arrivo nel team Ducati Gresini ha messo in allarme tante rivali della squadra italiana.
Il famoso pilota spagnolo, più di un titolo mondiale sotto la sua cintura, ha passato delle stagioni molto difficili nella sua vecchia scuderia Honda caratterizzate da errori, infortuni e qualche rischio di troppo – Oliveira ha ancora nella mente la caduta dello spagnolo che poteva letteralmente ucciderlo probabilmente – ma adesso potrebbe riprendersi alla grande.
Adesso che ha cambiato casacca, il pilota potrebbe tornare ai risultati di un tempo, dopo tutto ha solo trent’anni e ancora molto tempo per esprimersi al meglio in questo sport. Sembrano pensarla così anche i suoi dirigenti e compagni di team che però, non nascondono affatto qualche preoccupazione per lo stile di guida dell’atleta spagnolo.
L’incognita Marquez…
Secondo un autorevole voce dal Team Ducati Gresini infatti ci sono alcuni scetticismi sul pilota iberico: “A me non piace affatto il contatto in questo sport. E’ molto pericoloso e a volte, anche Marc lo è…”, ammette durante un’intervista di Marca il dirigente principale di Ducati Claudio Domenicali in merito alle potenzialità dello spagnolo.
Chiaro infatti che i giudici di gara non amano particolarmente quando i piloti si “fanno male” a vicenda che accada per errore o per una presunta lite, come successe in Malasya proprio tra Marquez e Rossi ai tempi anni fa. Tuttavia, Domenicali non nasconde anche una grande ammirazione per il campione, responsabile di fare da “guida” ai membri chiave del team Ducati che sono più giovani e quindi meno navigati in pista.
“Penso che poter vedere come Marquez porta la sua Ducati in pista potrebbe aiutare molto i piloti della squadra Ducati, la sua esperienza sarà importante”, riconosce poi il CEO della casa italiana. E non è tutto, Domenicali si dice anche sicuro che: “Per quanto riguarda le rivali, Marquez darà fastidio a tutti”. Una stagione superba sta per iniziare: speriamo che finalmente, ora che tra l’altro milita in una squadra a noi cara come popolo Marquez possa ritrovare se stesso e fare del suo meglio.