Dopo l’ennesimo infortunio Marquez mette le mani avanti. Le sue previsioni per il prosieguo di stagione sono tutt’altro che rosee.
Sembra quasi impossibile da dirsi. Con un curriculum da otto titoli iridati, di cui sei in MotoGP nell’arco di appena sette anni Marc Marquez aveva dato l’idea di essere imbattibile. Le due tante cadute parevano non scalfirlo, non fargli niente ed invece è arrivato il GP di Jerez del 2020. Uno spartiacque. Da quel momento per lui nulla sarebbe stato più lo stesso.
La frattura dell’omero destro, il tentativo di tornare in pista il prima possibile, i molteplici interventi chirurgici affrontati, la diplopia, sono stati tutti intoppi che lo hanno tenuto lontano dalle gare a lungo e quando è rientrato non ha più trovato quel missile che aveva guidato fino al 2019.
Convinto di poter correggere il tiro nel 2023, il #93 si è trovato davanti ad un’altra brutta sorpresa. La RC213 V è ancora più indomabile e non appena si spinge lei disarciona chiunque tenti di domarla. Il risultato è che tra assenze per nuovi ko fisici e incapacità a tirare fuori il massimo dalla sua Honda, quando ci si appresta a cominciare la seconda fetta di stagione, lui in classifica ha accumulato soltanto 15 punti e la sua sensazione è che non potrà fare molto meglio a partire da questo weekend a Silverstone.
Parlando della pausa estiva, lo spagnolo non ha nascosto di averla presa come una manna. Le innumerevoli scivolate (è addirittura arrivato a cinque in un solo fine settimana di gara), lo hanno minato nel corpo e nella psiche.
“In questo periodo sono riuscito a divertirmi, oltre che ad allenarmi e adesso spero di ricostruire parte della fiducia persa“, ha confidato alla vigilia ai media presenti in Inghilterra.
Alle prese con guai ad una costola e alla caviglia destra danneggiate ad Assen, a quanto pare il recupero non ha ancora raggiunto il 100%. “Ci sarà tempo per ristabilirmi. Cercherò di adottare un approccio diverso e spero di partire bene“, ha proseguito nella sua riflessione facendo intendere che forse si comporterà in maniera più ragionata e meno garibaldina.
Dopo aver criticato apertamente l’HRC, il rider di Cervera ha usato parole al miele nei suoi confronti, accogliendo con piacere i test fatti dal collaudatore Stefan Bradl tra Misano e Jerez.
“Il costruttore ha deciso comunque che inizieremo con la moto usata in Olanda, in quanto per motivi tecnici non hanno potuto ancora omologare il pacchetto aerodinamico preparato“, ha svelato.
In queste settimane si è fatto un gran parlare del suo futuro. C’è chi lo dà per certo in partenza per la KTM. Dal canto suo, il catalano preferisce stare sull’evasivo pur proclamando un netto cambio di mentalità “Prima mi schieravo con il pensiero di vincere i GP e il titolo. Adesso devo essere realista e concentrarmi sulle prestazioni attuali“.
Avendo un contratto in essere fino al termine del 2024, il 30enne sembrerebbe avere in mente di onorarlo. “L’obiettivo è migliorare la moto e provare quella nuova, per poi cercare di tornare al successo“, ha concluso denunciando problemi di comunicazione con il marchio e un certo immobilismo rispetto ai produttori europei.