Il pilota romagnolo è rimasto nel cuore di tutti gli appassionati del Motomondiale e anche a distanza di anni non mancano gli omaggi
Il “Sic“, come amavano chiamarlo tutti nel paddock, aveva un grandissimo talento in moto e uno altrettanto grande di simpatia. Uno di quei piloti che arrivano alla gente, proprio come Valentino Rossi.
Il suo ricordo non potrà mai svanire all’interno del mondo delle due ruote e nel cuore di tutti gli appassionati. Marco Simoncelli è venuto a mancare ormai quasi 12 anni fa, il 23 ottobre del 2011. In quella maledetta curva del circuito di Sepang, il Sic è scivolato via malamente, venendo poi investito da Colin Edwards e Valentino Rossi. Proprio la Yamaha di quest’ultima gli è stata fatale.
Il rapporto che Vale aveva con il giovane pilota della Honda andava ben al di là della semplice amicizia. Era una sorta di mentore, un ante litteram della VR46 Academy, quando ancora non era nemmeno nelle idee del Dottore. Un pigmalione che ne stava tessendo le lodi e le doti, facendolo crescere pian piano al livello dei migliori. Dopo il titolo mondiale in 250cc nel 2008, Simoncelli aveva le carte in regola per giocarsi davvero qualcosa di importante da li a poco.
Il destino avverso l’ha tolto da questa terra ma l’ha consegnato al mito, con gli appassionati del motociclismo italiano ed internazionale, sempre pronti ad omaggiarlo.
Paolo Simoncelli e quel gesto commovente a Misano: l’omaggio degli aerei della Marina Militare
Omaggio più grande non poteva esserci che l’intitolazione di una pista in suo onore. Il circuito di Misano è diventato il “Marco Simoncelli”, dove ogni anno ci si dà una gran battaglia a colpi di gas. L’edizione 2023 è andata in scena appena una settimana fa e ha lasciato un retrogusto dolce per il doppio podio italiano di Bezzecchi e Bagnaia.
Anche Paolo Simoncelli, papà di Marco e titolare della scuderia SIC58, che porta il suo nome in Moto3 e MotoE, ha raccolto un ottimo sesto posto con Toba e un quinto e un sesto con Kevin Zannoni, nelle due manche “elettriche“.
Motivi sportivi per cui sorridere a cui si sommano anche motivazioni extra, che riguardano invece un tributo da stringere il cuore. Prima del Gran Premio, infatti, subito dopo l’inno di Mameli, come commentato dallo stesso Paolo Simoncelli sui social, gli aerei della Marina Militare hanno voluto rendere omaggio a Marco in modo speciale.
“Un harrier, un caccia per noi profani, ha fatto un inchino (ovvero abbassando la punta dell’aereo), proprio davanti alla quercia del Sic”, spiega il padre con massima commozione.
Poi aggiunge: “Io e altri 10.000 potremo dire “io c’ero””.