Marco Simoncelli, un annuncio toccante da parte di Valentino Rossi ha commosso i tifosi. Poteva succedere davvero
“Il Dottore” è rimasto per 25 anni nel Motomondiale, attraversando almeno tre ere diverse e scontrandosi contro molti campioni. Il ricordo del Sic è sempre molto particolare per lui.
Il 23 ottobre del 2011 ci lasciava il grande Marco Simoncelli. “Il Sic” per tutti all’interno del paddock del Motomondiale, era un personaggio genuino, uno cresciuto a pane e motori, con quella sana ironia della Riviera Romagnola. Dal punto di vista tecnico è stato in grado di regalare grandi soddisfazioni agli appassionati italiani, vincendo un Mondiale in 250 nel 2008.
La sua festa sfrenata in Malesia, al termine del GP di Sepang che lo laureò campione, rimane come una delle immagini più belle degli ultimi anni. Una gioia che fa da contraltare al tragico incidente che sempre sul circuito asiatico lo vide morire 3 anni più tardi. Come adesso Bagnaia viene considerato il futuro della MotoGP tricolore, all’epoca il ruolo di giovane in rampa di lancio era tutto suo.
Simoncelli avrebbe probabilmente potuto vincere anche più di un titolo, visto il talento di cui era dotato e la voglia di correre che sempre lo accompagnava.
Marco Simoncelli e Valentino Rossi: un rapporto davvero speciale
Un rapporto speciale con il “Sic” lo ha sempre avuto Valentino Rossi. Per una tremenda coincidenza, fu proprio il “Dottore” a colpire la testa dell’amico mentre scivolava a terra, tradito dalle gomme fredde della sua Honda. Una carambola infernale che non lasciò scampo al giovane alfiere italiano.
Nel corso di un recente podcast di Gianluca Gazzoli, ‘passa dal BSMT’, Rossi ha toccato tra gli altri argomenti anche questo.
“La morte di Simoncelli è stata devastante, una roba bruttissima. Per qualche mese sono rimasto senza sapere cosa fare – spiega “Il Dottore” -. Non ho mai pensato di smettere di correre perché la passione per le moto era ancora molto forte.“Mi è mancato molto di più come amico, anche perché io e il Sic stavamo insieme quasi tutti i giorni, ci allenavamo insieme, ho perso un amico vero. Dal punto di vista sportivo invece invece non è cambiata tanto la mia vita”.
Uno dei tanti argomenti trattati da Valentino Rossi nel corso del podcast è anche relativo al suo possibile approdo in Formula 1. Una chance che sembrava anche piuttosto probabile ad un certo punto della sua carriera, come da lui stesso confermato.
“Nel 2004 Stefano Domenicali mi chiamò per provare la monoposto. Ho girato in 59″1 a Fiorano e da lì abbiamo proseguito. Mi ricordo che i meccanici scommettevano se avessi girato sopra o sotto il minuto e alla fine vinsi io.
“Dopo quelle prove ho girato anche al Mugello e poi un test vero a Valencia. Ho dovuto fare una scelta, Se avessi scelto la F1 sarei andato a correre con la Minardi, per vedere se fossi stato abbastanza veloce. Poi magari avrei fatto il salto in Ferrari. Stiamo parlando del 2006 e all’epoca avevo ancora 27 anni. Non me lo sono sentita anche perché sapevo che avrei potuto vincere altri titoli in moto, togliendomi altre soddisfazioni”.
Un piccolo rammarico che rimane anche nel cuore dei tifosi, curiosi di capire come sarebbe potuta andare a finire un’esperienza del genere.