Continua la crisi nera della Honda e di Marc Marquez, protagonisti in negativo anche a Silverstone. Le sue parole fanno discutere.
La pausa estiva della MotoGP si è conclusa in questo week-end con il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, nel quale nulla è cambiato per Marc Marquez e la Honda. Il successo è andato infatti all’Aprilia di Aleix Espargarò che ha battuto, con un gran sorpasso avvenuto all’ultimo giro, la Ducati di Pecco Bagnaia.
La casa di Noale era stata molto competitiva anche lo scorso anno su questa pista ma Maverick Vinales venne beffato dal campione del mondo per pochi decimi. Questa volta, invece, è stato il marchio veneto a gioire, all’interno del solito dominio delle case europee, con la KTM che ha chiuso a podio grazie all’ottimo Brad Binder.
Per la Honda e Marquez è ancora notte fonda. Il pilota spagnolo ha chiuso 18esimo nella Sprint Race del sabato, per poi prendere parte alla gara di domenica per la quarta volta in stagione. Ancora una volta, l’otto volte campione del mondo del Motomondiale non è riuscito a vedere la bandiera a scacchi, cadendo a pochi giri dalla fine, quando stavano iniziando a cadere le prime gocce di pioggia.
Marc è scivolato nella prima parte della pista mentre seguiva la Ducati di Enea Bastianini. Non si è capito se tra i due c’è stato un contatto o meno. Pochi metri dopo il punto del presunto scontro si è ritirato anche l’alfiere di casa Ducati. Ancora si attendono spiegazioni su ciò che è avvenuto. La sostanza però non cambia, visto che per il #93 è arrivato un altro ko, con la Honda che è in caduta libera, così come la Yamaha.
Marquez, le parole che hanno creato il caos
La Honda sta lavorando per cercare di migliorare la RC213V ma a Silverstone non sono arrivate novità tecniche. Il risultato alla fine è stato sempre lo stesso. Marc Marquez sembra iniziare a mollare il colpo, mentre Joan Mir è stato costretto all’ennesimo ritiro dopo essere scivolato ad inizio gara.
La moto nipponica si è confermata poco affidabile, e tutti i piloti sono finiti ben lontani dalla zona punti. Questo discorso è valido sia per la gara domenicale che per la Sprint Race del sabato, dove Marquez ha messo in atto un comportamento che non è di certo in linea con la propria indole.
Marquez, dopo una buona partenza, è scivolato alle spalle anche di Mir e lo ha seguito, quasi scortandolo, sino alla bandiera a scacchi. Nell’intervista concessa dopo la gara ai microfoni di SkySport, lo spagnolo ha spiegato di averlo fatto di proposito per vedere come si comportava la moto.
Le sue parole, in tal senso, confermano tutto: “Non avevo un grande feeling, e mi sono chiesto cosa potessi fare. A quel punto, ho deciso di aspettare le altre Honda ed ho seguito Joan Mir per vedere come si comportava la sua moto. Se avessi rischiato, non sarei andato oltre il 14esimo o il 15esimo posto. Ma dove andiamo così?“.