Il weekend del Sachsenring è stato uno dei più difficili in carriera per Marc Marquez che, dopo il nuovo stop, ha deciso cosa fare ad Assen.
Se la Ducati può sorridere, in MotoGP c’è invece chi è piombato in una crisi che mai nessuno si aspettava potesse accadere. Parliamo di Marc Marquez, che, dati alla mano, sta vivendo la peggior stagione da quando è sbarcato nel Motomondiale nel lontano 2008.
I numeri parlano chiaro: un terzo posto nella sprint inaugurale a Portimao, poi l’infortunio nel GP portoghese e l’assenza per tre gare, il ritorno a Le Mans con un quinto posto e una caduta, un settimo posto e un altro ritiro al Mugello e infine l’11° posto nella sprint del Sachsenring prima del nuovo stop per una frattura alla mano. Il tutto, per un totale di soli 15 punti.
Tutta colpa dell’irruenza dello spagnolo? Non proprio. Di sicuro il numero 93 ci ha messo del suo, perché in tutta la carriera ha dimostrato di andare sempre al limite ed è anche per questo che ha vinto tanto. Ora però è proprio quella Honda che lo ha portato in vetta al mondo ad averlo tradito clamorosamente.
La RC213V costruita, a detta dei tecnici giapponesi, su misura per Marquez proprio non va. E l’iberico lo ripete ormai da tempo. In Germania però la tensione tra il campione e la casa nipponica è esplosa definitivamente, con una serie di cadute a ripetizione e l’ennesimo problema fisico.
Quest’ultimo, in realtà, gli avrebbe permesso comunque di correre domenica, ma Marc ha deciso spontaneamente di tirarsi fuori dalla lotta. Un gesto clamoroso che ha colpito il paddock e – spera lui – soprattutto Honda, chiamata ora a dare un segnale importante se non vuole perdere il suo campione.
Marc Marquez, la sua decisione per Assen
Sui social, nelle scorse ore, lo spagnolo ha fatto vedere ai tifosi anche la situazione della sua caviglia, anch’essa uscita malconcia dall’ultimo weekend tedesco. C’era grande attesa per capire se Marc fosse stato in grado di scendere in pista a Assen. Alla fine la decisione è stata presa: lo spagnolo correrà il GP d’Olanda, ultima gara prima di una pausa estiva che quest’anno durerà sei settimane, fino al 5 e 6 agosto quando si tornerà in pista a Silverstone.
Marquez arriva su una pista storica del Mondiale e “amica”, dove è salito dieci volte sul podio, ottenendo 5 vittorie (1 in 125 cc, 2 in Moto2 e 2 in MotoGP), 4 secondi posti in MotoGP e 1 terzo sempre nella categoria regina. Ma in realtà anche il Sachsenring era una delle sue piste preferite e abbiamo visti i risultati.
“Arrivo ad Assen con la voglia di lasciarmi alle spalle il duro weekend in Germania – ha spiegato Marc in una nota ufficiale -. C’è ancora un’altra gara prima della pausa estiva e l’obiettivo è raccogliere tanti dati su cui far lavorare gli ingegneri nelle prossime settimane. Dobbiamo mantenere la calma e affrontare la corsa con un piano chiaro“.
Rimane il fatto però che bisognerà vedere se lotterà come sempre o, come fatto in Germania, si dovrà ancora una volta limitare per evitare un nuovo infortunio. Anche perché le statistiche sono allarmanti: non solo è uno dei piloti che nelle ultime stagioni è caduto di più in MotoGP, ma dal 2020 ha saltato ben 29 GP su 58.
