Se cercate una moto che è difficile da non notare, eccone una all’asta che ha un motore unico nel suo genere.
Di moto speciali nella storia ne sono state prodotte diverse. Da una parte si sono mossi i grandi marchi, che hanno cercato di mostrare al pubblico fin dove ci si può spingere nel progettare delle due ruote. Dall’altra anche piccole aziende private, che in maniera artigianale hanno cercato di reimmaginare alcuni classici esaltandone però fino all’eccesso alcune caratteristiche. E c’è una moto in particolare che ha esagerato, visto che monta uno dei motori più “paurosi” di sempre.
Di moto davvero strane ne abbiamo viste: dalla Brough Superior AMB 001 NOS, un vero bolide dalle forme futuristiche, fino ad arrivare al modello realizzato da Ludovic Lazareth, che monta un propulsore V8 Maserati da 4.700 cc e 470 cavalli dotato di 32 valvole e collettori in acciaio inox 4 in 1, un vero mostro a due ruote. Oppure la Boss Hoss BHC-3, che invece ha un motore V8 Chevrolet, 4 tempi e 8 cilindri da 8200 cc. Ma la moto finita all’asta da Bonhams supera ogni immaginazione. E fa davvero paura.
Il nome è Whitelock Tinker Toy, ed è stata concepita e creata nel 2003. Il creatore è l’inglese Simon Whitelock, che per questo modello è finito nel Guinness World Book of Records. Per quale motivo? Perché ha costruito la motocicletta con il maggior numero di cilindri al mondo. Infatti ne ha ben 48 e la cubatura arriva a 4200 cm³.
Ma come lo ha creato? In pratica ha unito 16 motori tre cilindri due tempi Kawasaki KH 250 e li ha disposti su sei bancate di otto cilindri ciascuna. Nominalmente dovrebbe avere una potenza totale di 500 CV, ma non si sa come riesce questa moto a “domarli”, perché ovviamente un motore del genere ha fatto sì che la moto sia davvero lunghissima e perciò poco manovrabile (visto che bisogna quasi sdraiarsi per arrivare dalla sella al manubrio). Ma in realtà era il problema minore, perché la grande sfida era quella di sincronizzare tutti questi carburatori, ma alla fine c’è riuscito. E sul web ci sono filmati a confermarlo.
Per avviare questo 48 cilindri ha usato un motore Kawasaki 125 monocilindrico come motorino di avviamento, mentre per il resto ha usato freni e avantreno della Honda Gold Wing, il cambio di una BMW e la trasmissione finale è a cardano. Il creatore, che ha deciso di metterla all’asta, giura che è pronta per essere immatricolata e guidabile su strada, ma sembra arduo che possa essere fattibile una cosa del genere.
Comunque, se volete acquistarla avete tempo, perché sarà messa in vendita dal 20 aprile durante la Bonhams Spring Stafford Sale. E pare essere già l’oggetto del desiderio di migliaia di collezionisti. Tanto che la casa d’aste si attende una partecipazione importante e soprattutto il valore di questa moto dovrebbe schizzare velocemente in alto. Per ora la stima va dai 47.000 ai 70.000 euro, ma sarà veramente così?