Le moto per essere amate devono avere un grande motore, ma in certi casi si è decisamente esagerato con la lavorazione.
Sono moltissimi i marchi motociclistici sparsi in giro per il mondo e molti di essi sono diventati famosi anche grazie al legame con un particolare motore. I propulsori sono una parte essenziale per poter far sì che i biker possano accrescere il proprio amore e la propria passione verso le due ruote.
Ci sono dei casi di binomio di fatto indissolubile, come accade per esempio con la Harley Davidson. Sarebbe un vero e proprio sacrilegio non vedere il classico V-Twin bicilindrico sulle moto di Milwaukee, con gli harleysti che sarebbero disposti a ribellarsi nel caso in cui si decidesse di cambiare questa legge non scritta.
Tante altre aziende hanno deciso di sperimentare, con la Ducati che ha deciso di superarsi anche di recente quando si è lanciata nell’ambizioso progetto del motore monocilindrico più potente di sempre. La casa italiana dimostra dunque di voler superare i primati passati e dare il via a delle eccezionali innovazioni per il futuro.
C’è qualcuno però che ha ben pensato al fatto che il motore fosse il punto di forza cardine delle moto, per questo motivo era giunto il momento di ampliarlo al punto tale da farlo diventare di fatto la moto stessa. I risultati hanno lasciato tutti a bocca aperta, perché una moto del genere ha saputo dare il via a un primato incredibile per il motore più grande di sempre.
Tinker Toy da 48 cilindri: mai visto un motore simile
La bellezza del mondo dei motori e delle motociclette è che non si ferma solo alla produzione delle classiche due ruote di serie, ma varia anche con diversi custom eccezionali. Uno dei casi più eclatanti è legato al modello progettato da Simon Whitelock, con quest’ultimo che ha dato vita alla sensazionale Tinker Toy.
Si tratta di una moto che ha già avuto modo di entrare ufficialmente nel guinness dei primati, infatti si tratta dell’unica due ruote al mondo che ha modo di presentarsi con un motore da 48 cilindri da 4200 di cilindrata. Per poter dare il via a questo progetto ai limiti della follia, il signor Whitelock ha deciso di sfruttare un totale di ben 16 motori Kawasaki KH250 da 3 cilindri l’uno.
La moto non si completa però solo con dei pezzi dalla casa giapponese, tanto è vero che il cambio è un gentile “omaggio” BMW K100. A completare l’assemblaggio di una serie di componenti delle migliori aziende a due ruote al mondo, vi è anche la scelta di aggiungere i freni della Honda Goldwing.
Complessivamente questa moto ha così la possibilità di erogare ben 500 cavalli, con la moto che dunque è solo da collezione. Non è mai stata comunicata la velocità che può toccare questo colosso da ben 600 kg, ma per Legge le due ruote in strada non possono superare i 299 km/h. Si tratta comunque di un pezzo unico e da collezione, per questo motivo sarà messo all’asta il 20 aprile 2024 in occasione del Bonhams Spring Stafford Sale, con il prezzo di vendita che è stimato tra i 47 e i 70 mila Euro.
