Un Jorge Lorenzo a cuore aperto condivide con i tifosi la sua nuova vita e un parere sullo stato attuale della MotoGP.
Ritiratosi dalle corse a fine 2019 a seguito di due grosse cadute rimediate in Spagna e in Olanda, Jorge Lorenzo si è provvisoriamente allontanato dalla MotoGP, dedicandosi ad altre attività. Ma come spesso accade la passione per le due ruote è tornata a farsi sentire e, accanto all’impegno di pilota auto nella Porsche Supercup, ha aggiunto quello di opinionista sulla classe regina del Motomondiale
Parlando al sito Motosan il maiorchino ha raccontato il suo nuovo percorso sportivo con le Auto e le criticità incontrate finora. “Ci sto impiegando un po’ a raggiungere il livello dei più veloci. Essendo poi io molto competitivo anche quando sarò ad un decimo o a parità di tempo non sarò contento“, ha confidato.
Ma per quale motivo, Jorge ha deciso di affrontare un’esperienza del genere? La risposta sta tutta nel grande amore per il motorsport. “Il lavoro con la squadra, l’adrenalina della battaglia, la concentrazione e la costanza in corsa sono elementi comuni tra motociclette e automobili” , ha spiegato, soffermandosi poi su una questione non secondaria, ovvero il minor rischio fisico che si deve fronteggiare in automobile. “Non ci si deve nemmeno sacrificare dal punto di vista fisico affrontando dalle cinque alle otto ore di allenamento al giorno”, ha proseguito riflettendo sull’importanza ricoperta dal gusto per la vittoria.
Lorenzo non dimentica Valentino Rossi, il retroscena
E quando si parla di successo non si può non citare Valentino Rossi. Uno che di sigilli ne ha in tasca ben nove, e che a lungo ha lottato con l’iberico. La loro è stata una rivalità con i fiocchi, di quelle rare, che restano nella mente di tutti, a partire dai protagonisti stessi.
“Sarebbe bello ritrovarci in pista assieme. Forse un giorno succederà e sarà senz’altro divertente non avendo più la pressione di prima. Inoltre avremo maggiori occasioni di confrontarci sulla carriera e l’esistenza“, ha considerato porgendo un ramo d’ulivo al competitor. Erano le stagioni 2015 e 2016 quando tra i due si accese il fuoco.
“L’essere andato in Ducati ha migliorato tutto“, ha confidato. “Vale era convinto che io e Marc Marquez ci fossimo messi d’accordo per farmi vincere il Mondiale, e questa cosa non gliel’ha mai perdonata. Con me invece le cose sono cambiate e adesso c’è rispetto reciproco”, ha rivelato a proposito delle chiacchierate tensioni con il pesarese.
Dopo aver criticato i corridori attuali per essere privi di personalità e affermato che un possibile calo di pubblico della MotoGP attuale sia dovuto anche alla scelta di trasmettere i GP sulle pay tv , Jorge ha elogiato a Pedro Acosta, che ben si sta mettendo in luce in Moto 2. “E’ un ragazzo molto spontaneo, per cui sono sicuro che quando arriverà in MotoGP sarà decisamente apprezzato“, ha chiosato, restando ai margini delle chiacchiere che vogliono il muriciano già protagonista del grande salto l’anno venturo.