Tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi i contrasti non sono ancora finiti. Lo spagnolo ha riaperto un capitolo molto doloroso per il centauro di Tavullia.
Il rapporto in Yamaha tra il maiorchino e il nove volte iridato iniziò male ed è finito peggio. Valentino Rossi era al top della forma e non voleva essere affiancato da un giovane affamatissimo come Lorenzo. Quest’ultimo nelle categorie minori aveva impressionato e la casa di Iwata non voleva lasciarsi sfuggire il campione del futuro.
L’arrivo di Lorenzo in MotoGP rappresentò un tornado nel box della Yamaha. Nonostante l’inesperienza diede, sin da subito, molto filo da torcere al fenomeno di Tavullia. I rapporti si ruppero definitivamente al termine del 2010. Lo spagnolo detronizzò Valentino Rossi dopo un campionato perfetto. A quel punto il numero 46 decise di emigrare in Ducati, sperando di vincere su 3 moto differenti. Ai tempi la Desmosedici non era il bolide attuale. Il dopo Stoner si era dimostrato molto più critico delle attese e Valentino Rossi, in due anni, non ottenne nemmeno un successo.
A quel punto dovette ritornare all’ovile, ricominciando una difficile convivenza con Jorge Lorenzo. Quest’ultimo non si oppose al ritorno di Valentino Rossi, tuttavia lo scontro del 2015 rappresentò l’ultima goccia di un rapporto che aveva sempre vacillato. Il vaso si ruppe con l’inserimento nella battaglia di Marc Marquez che, di fatto, fece da giudice della contesa.
Il commento di Lorenzo su Rossi
Il cinque volte iridato nel “podcast” di Jordi Wild su YouTube è tornato a parlare del rivale: “Quando lasciò la Yamaha per la Ducati se ne andò per gelosia, perché nel 2010 vinsi il mio primo mondiale, e per gelosia disse alla Yamaha, ‘o Lorenzo o io’, lo riconobbe. E Yamaha gli rispose: vogliamo che tu rimanga, ma se ci costringi a scegliere, dovrai andartene. Per orgoglio è andato in Ducati, ha fatto due stagioni terribili e lì andavamo più d’accordo”.
Rossi è poi tornato su i suoi passi, “dopo due stagioni pessime con una moto alla quale non si è mai adattato, è tornato in Yamaha con la coda tra le gambe – ha proseguito Lorenzo – guadagnando molto meno, accettando pubblicamente che era il secondo pilota, che Lorenzo era il due volte campione del mondo e che veniva ad imparare da me…”. Quando tornarono ad una condizione di 50-50, l’odio sportivo è divampato. Ora i due si sono ritirati dalla MotoGP e hanno rapporti civili.