Jorge Lorenzo è sempre un personaggio in grado di far rumore quando prende la parola. Ecco la sua ultima teoria sulla Yamaha.
La Yamaha è la grande delusione di questo inizio di stagione della MotoGP, ed è dello stesso avviso anche un Jorge Lorenzo che non c’ha pensato due volte prima di muovere una pesante critica contro la sua ex squadra.
Il maiorchino ha vinto tutti e tre i titoli mondiali in top class con la casa di Iwata, rispettivamente nel 2010, nel 2012 e nel 2015. Forse proprio l’anno del duello con Valentino Rossi, che è finito come tutti ben sappiamo, è stato l’ultimo di dominio vero e proprio da parte della Yamaha, che da quel momento in poi non è stata più in grado di competere al meglio delle sue potenzialità.
Solo il capolavoro di Fabio Quartararo del 2021 ha consentito a Lin Jarvis ed ai suoi di tornare sul tetto del mondo, eventualità che ora è tornata ad essere un sogno proibito.
Oltre all’altalenante potenza del motore, ci sono anche tanti altri parametri dove la M1 ha perso lo strapotere che aveva prima, ed ora, si può dire senza problemi che non eccelle più in nulla. A questo punto, Jorge ha mosso una critica importante alla sua ex squadra, come si evince dalle sue parole.
Lorenzo, ecco la sua soluzione per la Yamaha
Jorge Lorenzo ha lasciato la Yamaha alla fine del 2016, per poi farsi due anni in Ducati e passare alla Honda per il 2019. I troppi infortuni e le gravi difficoltà alla guida di questa moto, che con Marc Marquez dominava la scena, lo hanno convinto a mollare il colpo, portandolo al ritiro.
Il maiorchino ore corre in auto, nella Porsche Carrera Cup Italia e si diverte molto, ma segue sempre il mondo delle due ruote. Intervistato da “MotoGP.com“, il rider iberico ha commentato la situazione tecnica della Yamaha, giudicandola al momento non pronta per il mondiale.
Ecco le parole di Lorenzo: “La Yamaha non è di certo famosa per avere il motore più potente in circolazione, ma ciò può essere anche una scelta. Il motore meno potente, infatti, dà anche delle buone caratteristiche alla moto, come quando si parla di stabilità in curva. Un motore meno spinto garantisce maggior stabilità ed è più facile da guidare per il pilota. La loro moto, a questo punto, non eccelle più in nessuna caratteristica.”
Jorge crede che il suo aiuto sarebbe stato fondamentale: “Non si sa mai, ma credo che il mio aiuto poteva essere utile nell’evoluzione della moto“. Lorenzo era stato inizialmente scelto come collaudatore Yamaha poi il suo posto è stato preso da Cal Crutchlow.