In una intervista Lorenzo è tornato su una sfida con Marquez e di un contatto che con ogni probabilità non gli ha permesso di vincere il Mondiale.
E’ tornato a Le Mans dopo il ko rimediato a Portimao e, comunque, ha fatto parlare di sè. Non solo per quanto fatto in pista, con una lotta serrata con i suoi rivali, ma anche per le parole rilasciate alla stampa la domenica sul suo stile di guida.
Parliamo di Marc Marquez, sempre più nell’occhio del ciclone dopo l’incidente all’esordio che ha costretto a uno stop sia se stesso per un infortunio alla mano che Miguel Oliveira. Un episodio che ha rinfocolato le polemiche sulla sua condotta in pista, tutt’altro che esemplare.
Un astio quello dei rivali che nasce da lontano, perché nella sua carriera in MotoGP, iniziata nel 2013, lo spagnolo di contatti in gara con altri piloti ne ha avuti. Celebre il GP di Argentina del 2018, quando fu costretto a una furiosa rimonta che lo portò a diversi duri scontri, in particolare con Valentino Rossi, che cadde e nel post-gara lo accusò platealmente mettendone in evidenza lo stile di guida scorretto.
Oggi tutto questo si è riproposto anche perché con l’errore commesso dai commissari di gara a Portimao, Marquez non dovrà neanche più scontare la doppia penalità per l’incidente con Oliveira. E di sicuro alla prima manovra dubbia dell’iberico la polemica è pronta a tornare di moda. Intanto però ci ha pensato un campione del passato a rendere un po’ più “fresco” questo dibattito.
Lorenzo e quel contatto “fatale” con Marquez
Sarà fuori già da qualche anno dalla MotoGP, ma quando serve Jorge Lorenzo sa come fare un po’ di polemica. Con Marquez poi il rapporto è sempre stato di amore e odio. Amore perché nel 2015 fu proprio il numero 93, come prima accusò Valentino Rossi e poi ammise candidamente il maiorchino tempo dopo, a dargli una mano per la vittoria del titolo al fotofinish sul Dottore. Odio invece per alcuni contatti avuti in carriera tra i due.
Lorenzo e Marquez si scontrarono la prima volta al Gran Premio di Spagna a Jerez dieci anni fa, con il pilota Honda che all’ultima curva si lanciò sciaguratamente all’attacco e mise fuori il campione del mondo, che arrivò terzo. Una manovra che ricordò quella compiuta anni prima nello stesso punto da Valentino Rossi su Sete Gibernau. Un incidente quello che, secondo il maiorchino, gli costò il Mondiale, come ha ammesso a MotoGp.com.
“Marc è Marc. Non è cambiato molto. È cresciuto un po’ e ha capito meglio alcune cose. Ma nella stagione 2013 abbiamo visto il Marc Marquez allo stato puro“, ha ammesso Lorenzo parlando del numero 93, allora debuttante in MotoGP.
Tanto poi da dire su quella gara a Jerez: “Ha visto un distacco davvero piccolo e l’ha sfruttato. Non ha mostrato molto rispetto. Non ha preso una penalità ed è stato classificato secondo. Io ero solo terzo. Mi è costato il Mondiale. Non aveva niente da perdere quell’anno e con un po’ di fortuna ha vinto il titolo“. Insomma oggi come allora, Marquez è rimasto, per Lorenzo, impunito.