La Honda è una delle marche più amate in Italia e non solo, ma non tutti conoscono il favoloso rapporto tra la casa giapponese e il Belpaese.
Due delle nazioni più importanti per quanto riguarda la produzione e la passione per le motociclette sono senza dubbio Italia e Giapponese. La Honda da questo punto di vista è stata un favoloso collante, tanto è vero che la casa nipponica ha dato vita a una strettissima collaborazione proprio con la nostra nazione.
La vicinanza tra i due Paesi è derivata anche dal fatto che la MotoGP è una delle competizioni in assoluto più seguita. La Honda per tanti ha rappresentato il massimo per un appassionato ed è per questo che tanti sono davvero molto abbacchiati nel vederla così in crisi.
Marquez e Mir al momento non stanno trovando il alcun modo la possibilità di rialzare le sorti di una moto che è troppo lontana dal suo glorioso passato. Per questo motivo si sta cercando di rialzare le sorti dell’azienda partendo dalle moto di serie.
Queste sono sempre state molto apprezzate, in quanto hanno avuto modo di unire la grande potenza anche a una favolosa affidabilità. Ricordiamo inoltre come la Honda sia una delle poche aziende al mondo che ha saputo portare avanti non solo il discorso legato alle moto, ma ha fatto parlare di sé anche per ottime automobili.
Il rapporto con l’Italia è molto stretto però non soltanto perché queste moto si sono dimostrate molto apprezzate nel Belpaese, ma hanno avuto un filo davvero diretto. Sono moltissime infatti le Honda che vengono realizzate nei nostri confini e la motivazione è davvero pazzesca.
Moto Honda prodotte in Italia: ecco perché
La Honda ha fatto affidamento diretto all’Italia per poter sviluppare nel migliore dei modi il proprio reparto europeo. Si trova infatti a Roma il Centro di Ricerche e Sviluppo della casa nipponica ed è solo nella Capitale italiana che si può ritrovare un simile centro in Europa.
Questo ha permesso così di aprire anche una delle sedi che in assoluto è tra le più note in Italia: la fabbrica di Atessa. Cittadina in provincia di Chieti, al suo interno si producono la maggior parte delle moto che poi sono vendute in giro per il Vecchio Continente.
Nonostante oggi sia una pratica abbastanza comune quella di aprire delle sedi all’estera, il rapporto tra la Honda e la sede di Atessa è di lunga data. La prima volta che aprì le proprie porte era infatti il 1971, anno in cui nacque la I.A.P. Industriale (Industria Automotoagricola Produzione.”
Il suo compito era infatti quello di importare, oppure di assemblare, e varie moto che dalla Honda giungevano in Italia. Il primissimo modello della storia della Honda a essere prodotto nel Belpaese è stata la CB 125 e da quel momento in poi non ci si è più fermati.
La svolta avvenne però nel 1985, quando in Abruzzo nacque la NS125R Adriatico, diventando così la prima moto di sempre della Honda prodotta in Italia e poi portata in Giappone. La sede di Atessa è uno dei grandi orgogli italiani e il legame con la Honda è motivo di vanto.