Il ritiro di Valentino Rossi dalle scene non ha offuscato il mito del pilota italiano che continua a far parlare di sé anche non scendendo più in pista: ecco il motivo.
Valentino Rossi, nonostante il ritiro, rimane una presenza costante nella MotoGP: non solo per i nove titoli mondiali vinti e per i record stabiliti nella massima categoria delle due ruote, ma soprattutto per quello che il pesarese è riuscito a lasciare in termini di nuove leve, cresciute a suon di sorpassi al Ranch e adesso protagonisti nel mondiale.
Guardando la classifica, infatti, c’è il campione del mondo in carica Francesco “Pecco” Bagnaia davanti a tutti, con un punto di vantaggio su Marco Bezzecchi, pilota del team di Rossi e altro grande frequentatore del Ranch, protagonista della 100 Km dei Campioni, l’evento che proprio Valentino Rossi tiene ogni anno e nel quale i piloti si sfidano in duelli mozzafiato regalando spettacolo.
La rivelazione su Rossi
Una lotta tra allievi del “Dottore”, quindi, che fa capire l’importante eredità lasciata dal numero 46 e che fa bene a tutto il movimento motociclistico mondiale. Eppure, in Spagna, c’è chi la pensa diversamente, ritenendo che la concentrazione di ogni pilota cresciuto nella Academy sia diretta a ostacolare Marc Marquez, storico rivale del Dottore.
A sostenerlo è Oscar Haro, ex direttore sportivo del team satellite Honda LCR in MotoGP e figura da sempre vicina al numero 93. “L’unico che fa male alla Ducati è Marc. Né l’Aprilia né la Yamaha ci riescono. Davide Tardozzi ha preso i suoi piloti e ha detto loro di seguirlo. E in Mooney odiano Márquez, il che è normale perché sono molto affezionati a Rossi. Vanno tutti a cercarlo. L’odio di Rossi ha contaminato l’ambiente di Mooney” le parole di Haro su Twitch.
Una presa di posizione forte che, però, non sembra trovare grande riscontro nei dati in pista. Il 2023, infatti, si è aperto ancora una volta in maniera negativa per Marc Marquez L’otto volte campione del mondo spagnolo, infatti, dopo l’insperata pole position di Portimao, dove è andato anche a podio nella Sprint, si è reso protagonista colpevole dell’incidente con Miguel Oliveira nel quale si è infortunato a sua volta.
Fuori 45 giorni per una frattura al primo metacarpo della mano destra, Marquez occupa attualmente i bassifondi della classifica con appena 12 punti conquistati, un bottino fin troppo magro per un campione del suo calibro ancora alla ricerca di una forma che, da qualche anno a questa parte e complici gli infortuni sembra essere lontana da quella dei tempi in cui riusciva a duellare con Valentino Rossi.