Avrebbe dovuto essere il nuovo corso Harley-Davidson ma non è mai apparsa in strada. Soli gli esperti la ricorderanno.
La H.D. ha cambiato corso con il lancio della prima full electric. Il nuovo trend avrebbe dovuto rappresentare una rivoluzione totale e di progetti se ne sono visti diversi. Nel luglio 2018, l’ex CEO di Harley-Davidson, Matt Levatich, promosse la campagna ‘More Roads Lead To Harley’, che potrebbe essere tradotta come “più strade conducono ad Harley”. Levatich aveva l’intenzione di ampliare la gamma dell’offerta per raggiungere un pubblico nuovo e giovane.
Insieme alla Pan America venne svelata la Bronx, ma non è mai arrivata in commercio. Sono arrivati il Maxitrail, lo Sportster, il Nightster e persino la LiveWire. Con il motore LC denominato Revolution Max 1250, ed è stato presentato il modello Bronx, una streetfighter con il motore V2 Revolution Max 975 e una potenza dichiarata di 115 HP. Si era parlato anche di una Bronx con il 1250 da 150 CV.
La prima Bronx venne presentata al grande pubblico con un sedile passeggero minimal e un portatarga sul forcellone. Lo stile era da streefighter nuda e cruda con specchietti alle estremità del manubrio. I tecnici avevano l’obiettivo di presentare una moto più massiccia possibile, con un telaio semplice e che utilizzasse il motore come parte strutturale.
Le caratteristiche della Bronx
Le Harley-Davidson sono custom eccessive, mentre la Bronx vantava una struttura compatta con forcella rovesciata e i freni a marchio Brembo, con pinze ad attacco radiale. La Bronx, insieme alla Pan America, venne svelata all’EICMA di Milano 2019. Entrambe avrebbero dovuto far presa in Europa. La crisi economica generata dalla pandemia da Covid-19 ha messo in ginocchio il costruttore americano.
Dalle parti di Milwaukee hanno preferito puntare su altri modelli. Matt Levatich è stato sostituito dal nuovo numero 1 Jochen Zeitz che ha adottato misure drastiche per tenere a galla l’azienda. Il nuovo CEO fermò il progetto Bronx, oramai pronto per entrare in produzione.
A giudicare dalle immagini è stato un clamoroso errore dopo tanti investimenti fatti. Avrebbe potuto sfidare diversi competitor europei del medesimo segmento come BMW e Ducati. Inoltre, i puristi hanno avuto ragione sulla tecnologia elettrica. I nomi registrati negli Stati Uniti cessano di essere registrati dopo tre anni se non sono stati utilizzati su un prodotto reale. Potrebbe quindi tornare in auge la Bronx? Dubitiamo che arriverà sul mercato entro la fine dell’anno.