Da tempo si cerca un erede di Marc Marquez in MotoGP e ora sembra proprio essere sia arrivato. C’è una clamorosa ammissione in proposito
Il campione spagnolo, otto volte iridato, è caduto in una profondissima crisi tecnica e rischia di non raggiungere più i picchi del passato. Nel frattempo un nuovo fenomeno avanza.
Se Marc Marquez sta attraversando uno dei periodi più difficili della sua carriera sportiva, in Spagna sono già sicuri di avere in tasca l’erede designato. Il futuro del #93 potrà essere diverso dal glorioso passato, ma a portare in alto i colori della nazione più rappresentata nel Motomondiale dovrebbe pensarci un nuovo fenomeno. Stiamo parlando di Pedro Acosta, classe 2004 di Mazarron, campione del mondo della Moto3 nel 2021, all’esordio.
Lo scorso anno, appena arrivato in Moto2 ha concluso la stagione con un più che onorevole quinto posto, ma non abbastanza per uno abituato a primeggiare, sempre e dovunque. Le sue qualità sono note agli addetti ai lavori sin dalle categorie minori spagnole e la sua ascesa sembra essere segnata da tempo nel firmamento delle due ruote. Tra l’altro non proviene dalla classica famiglia benestante, in grado di finanziarne la carriera, ma da lavoratori della media borghesia della costa murciana.
Il padre pescatore e la madre cuoca in una mensa scolastica gli hanno insegnato il valore dell’impegno per ottenere le cose e lo spingere a fondo per ottenerle.
MotoGP, il futuro si chiama Pedro Acosta: per tutti è il nuovo Marquez
Pedro Acosta è stato protagonista di una bella intervista sui canali di Dazn Spagna, al fianco di Natacha Alfageme. Il suo nome è balzato agli onori delle cronache in questi giorni, visto che da più parti è arrivata la conferma del suo salto in MotoGP nel 2024.
Per lui è pronta una moto del team GasGas, nell’universo KTM, a cui appartiene sin dalla Moto3. Questo salto tra i grandi doveva avvenire nel 2025, ma la partenza davvero incoraggiante del Mondiale di Moto2 (secondo a 8 punti da Tony Arbolino) hanno convinto i vertici austriaci ad anticipare il tutto.
Lui stesso ha ammesso: “Stiamo andando bene rispetto allo scorso anno dove avevo commesso diversi errori. Alla fine tutti pensano che vincere al primo anno come ha fatto Marquez in MotoGP sia la normalità, ma non è così”.
Poi il pilota spagnolo ha parlato anche del suo rapporto con Arbolino, di rispetto e professionalità e dell’importanza del lavoro fisico.
“Mi sono impegnato molto in palestra. Lo facevo già ai tempi della Moto3 e ho continuato in Moto2, soprattutto dopo gli infortuni. Era l’unico modo per essere apposto“.
Adesso i tifosi non vedono l’ora di vederlo nella classe regina il prossimo anno, con un carico di aspettative davvero elevato ma che non sembra pesare sulla testa di un potenziale fenomeno.