Trenta esemplari, settantasei giorni, zero rimpianti. La nuova belva Aprilia ha fatto centro, lasciando a bocca asciutta centinaia di appassionati.
Non capita tutti i giorni di vedere una moto sparire dal mercato prima ancora di arrivarci davvero. Eppure è successo, in poco più di due mesi. La nuova Aprilia RSV4 X ex3ma ha fatto il tutto esaurito, lasciando nel cassetto i sogni di tanti appassionati che speravano di metterci le mani sopra.
Una storia che sa quasi di beffa, considerando che la moto era stata presentata quasi in sordina durante il GP dell’Emilia Romagna. Ma si sa come vanno queste cose: basta un sussurro nel posto giusto e il mondo delle due ruote si infiamma.
Quando la pista incontra la strada
Questa volta Aprilia ha fatto sul serio. Niente fronzoli, niente chiacchiere. La casa di Noale ha preso il meglio della sua esperienza in MotoGP e l’ha messo su una moto stradale. Il risultato? Un gioiello di tecnologia che fa girare la testa. Per la prima volta al mondo, una moto di serie monta un’aerodinamica con effetto suolo. Roba da non credere, se non fosse che dietro c’è il lavoro certosino dei tecnici Aprilia Racing.
La storia di questa moto parte da lontano. Nel 1994 Max Biaggi conquistava il suo primo titolo mondiale in 250, e oggi quella vittoria rivive nella livrea Perla Nera della RSV4 X ex3ma. Ma non è solo questione di estetica. Dal 2019, quando uscì la prima RSV4 X insieme alla Tuono X, Aprilia ha continuato a spingere sull’acceleratore dell’innovazione. Nel 2022 è arrivata la RSV4 X Trenta, e ora questo nuovo capolavoro che porta la tecnologia MotoGP sulle strade di tutti i giorni.
Chi è riuscito ad accaparrarsene una sa di avere tra le mani qualcosa di unico. Non è solo una moto, è un pezzo di storia del motociclismo italiano. Una di quelle creature rare che nascono una volta ogni tanto, quando l’ingegneria incontra la passione e decide di fare sul serio. L’effetto suolo non è uno scherzo: è la stessa tecnologia che fa volare le MotoGP, ora disponibile per trenta fortunati.
Il successo? Travolgente ma non sorprendente. In fondo, quando si unisce il DNA racing di Aprilia con una tecnologia mai vista prima su una moto stradale, il risultato non può che essere esplosivo. Settantasei giorni sono bastati per vedere sparire tutti gli esemplari disponibili. Come quei concerti che fanno sold out in poche ore, o quelle bottiglie di vino pregiato che spariscono ancora prima di arrivare sugli scaffali.
Per chi è rimasto a bocca asciutta resta la consolazione di sapere che là fuori, da qualche parte, esiste una moto che ha cambiato le regole del gioco. Una di quelle rarità che fanno la storia, come quando negli anni ’80 le prime moto completamente carenate sembravano arrivare dal futuro. Oggi quel futuro ha un nome: RSV4 X ex3ma. E chi l’ha persa, beh, può solo sperare che Aprilia abbia in serbo qualche altra sorpresa per il futuro.
