La MotoGP vive un periodo di totale dominio Ducati, con le altre ad inseguire. Tra di esse, c’è un marchio in caduta libera.
La stagione di MotoGP 2023 era iniziata con un risultato che appariva già scritto e che, infatti, è stato confermato gara dopo gara. La Ducati è troppo superiore alla concorrenza, con Pecco Bagnaia che è andato in fuga nel mondiale grazie all’ultimo successo di Assen, allungando in classifica.
Dietro di lui ci sono altri due alfieri della casa di Borgo Panigale, vale a dire Jorge Martin e Marco Bezzecchi, staccati di 35 e 36 punti rispettivamente. Si tratta di un gap non indifferente, che rende bene l’idea di quanto sia forte la superiorità del campione del mondo in carica, che avrebbe potuto avere una leadership ben più ampia senza le cadute, causate da suoi errori, in Argentina e ad Austin.
Dietro alla Ducati c’è il nulla, in una MotoGP che non offre grosso spettacolo a causa di una superiorità troppo marcata. La delusione più grossa è sicuramente la Honda. Sin dai test invernali, la HRC ha dimostrato di non averne, nonostante il ritorno in pista di Marc Marquez, poi nuovamente bersagliato da infortuni e cadute.
La RC213V attuale è una moto che non dà la necessaria fiducia ai piloti. La top class ha aumentato nettamente le proprie prestazioni negli ultimi anni grazie ad aerodinamica ed elettronica, e ciò ha portato ad una maggiore velocità di ingresso e di percorrenza delle curve.
MotoGP, la critica di Stefan Bradl alla Honda
Se non si ha la giusta fiducia nel mezzo, diventa difficile pensare di essere veloci, e quando ci si prova, c’è il costante rischio di cadere. Ne sanno qualcosa Alex Rins e Joan Mir, protagonisti di brutte cadute al Mugello e assenti sia al Sachsenring che ad Assen. Ora è un pilota Honda a fare polemica.
Stefan Bradl ha corso tantissime gare in MotoGP negli ultimi anni pur essendo un tester, visto che ha sostituito Marc Marquez quando lo spagnolo era fuori per infortunio. In Olanda ha preso il posto di Alex Rins sulla Honda del team di Lucio Cecchinello, visto che su quella ufficiale c’era Iker Lecuona.
In un’intervista riportata da “Marca“, il tedesco ha parlato della grave crisi della Honda, affermando: “Abbiamo in programma parecchi test in estate, li faremo tra Jerez de la Frontera e Misano. Siamo in una fase di lotta per la sopravvivenza, perché questa moto non ci dà fiducia quando entriamo in curva. Ci sono molte domande che in questo momento non trovano risposte“. Parole dure quelle di Bradl, ma che testimoniano il periodo di crisi.
La Honda resta comunque un colosso, visto che si parla del team più vincente della storia della MotoGP, ma non si può sempre guardare al passato. La casa giapponese ha tutto per tornare al vertice, ma con i test limitati ed il grande vantaggio acquisito dalla Ducati, c’è la sensazione che ci vorranno anni per recuperare.
Vedremo se le concessioni in arrivo dalla Dorna possano risollevare le sorti del team giapponese. La decisione dovrebbe arrivare prima di Silverstone e coinvolgere anche la Yamaha.