Lambretta Pato – Valeria Marini come testimonial

Valeria Marini Lambretta Pato

Ogni angolo delle nostre città è tappezzato di cartelloni pubblicitari che ritraggono un’ avvenente Valeria Marini procacemente seduta sulla nuova Lambretta Pato.
 
Chi ha Pato, ha Pato” pronuncia la bionda show-girl sardo-romana e non lascia adito a dubbi.

Vento di rinascita per la storica Lambretta, eterna concorrente della più fortunata Vespa, che prova (e trova) le luci della ribalta con una pubblicità provocante affidata ad una burrosa e sexy Valeria Marini, attualmente legata sentimentalmente a Giovanni Cottone che controlla l’80% di Motom Italia, azienda che ha riportano in vendita la celeberrima Lambretta, fuori commercio dal lontano 1971, quando la famiglia Innocenti decise di cedere il marchio italiano.
Tornata in auge grazie alla Motom, la Lambretta è rinata con l’avvento di Cottone che è riuscito a fatturare, solo nel primo anno, ben 5 milioni di euro e adesso punta di gran carriera ai 15 milioni con 10 mila pezzi venduti.
 
Rilancio del marchio studiato nei minimi dettagli, un’ immagine glam-chic differenziata per guys ‘n’ dolls, una prorompente testimonial d’ eccezione nei panni di una maliziosa ragazzina che gioca a fare “la grande” e il gioco è fatto.
 
Dopo 30 anni la Lambretta torna con un vestito e un carattere completamente nuovi: “Lambretta Mon Amour” è il grido di gioia che il marchio divulga, cantandolo, in un contesto da Vacanze Romane dove la regia di Simona Izzo e Ricky Tognazzi ci mette un vigoroso zampino.
 

 
Valeria Marini, quindi, si fa ritrarre insieme ad un Pato, già presente sul mercato nella versione 125cc e 150cc, e pronto a mostrarsi nella sua versione “cinquantino” da 50cc appunto.
 
Abbiamo parlato di immagine glam&chic non a caso: lo scooter Pato è in vendita anche nella luccicante versione “Diamonds“, prodotta in edizione limitata di soli 100 esemplari completamente tempestati di diamanti. Il Pato Diamonds sarà acquistabile esclusivamente on line per via elettronica e il 30% del suo ricavato verrà devoluto all’ Amri, associazione che lotta contro le malattie reumatiche infantili.
 
Bello e “buono”…

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