La Yamaha si rinnova sul mercato, ma lo fa con un metodo molto diverso rispetto al passato, sorprendendo tutti.
Ogni biker ha delle richieste particolari e precise, con la Yamaha che sta cercando di andare un po’ in controtendenza con le altre realtà del momento. D’altronde il colosso di Iwata deve provare in qualche modo a inventarsi qualcosa, considerando come le gare in pista non stiano portando di certo ai risultati sperati.
Di sicuro gli appassionati rivorrebbero vedere i tre Diapason nelle prime posizioni della classifica, lottando con la Ducati come accadde nel biennio 2021-2022 con Quartararo e Bagnaia che diedero spettacolo e alla fine si divisero la posta in palio con un titolo a testa, ma ora lo sviluppo aerodinamico e dell’elettronica sta comportando non pochi problemi.
Questo concetto di non eccedere con lo sviluppo elettronico non è solo una scelta che sta portando avanti la sezione racing, ma anche per le moto di serie si sta andando in quella direzione. Se in pista le cose non stanno garantendo risultati sperati, sul mercato le cose stanno portando grandi migliorie, soprattutto con una moto di primissimo piano.
Al giorno d’oggi la richiesta dei clienti è quella di avere una moto che sia quanto più versatile possibile, considerando come l’obiettivo è quello di avere delle moto sia per la città che per le strade più sterrate. Da questo punto di vista dunque è eccezionale come moto la Yamaha Tracer 7, un modello che è stato introdotto sul mercato dal 2022.
Siamo di fronte a una due ruote che si presenta con una lunghezza di 214 cm, una larghezza 84 cm e un’altezza della sella di 84 cm, con un peso di 174 kg. Il motore che monta internamente è un bicilindrico da 689 di cilindrata, con questo che ha modo di erogare un massimo di 73,4 cavalli, il che la porta a un picco di velocità di ben 200 km/h.
La grande peculiarità di questa moto è il fatto che da un punto di vista di elettronica è relativamente molto povera, nonostante presenti un ottimo display TFT a 5 pollici e la CCU, ovvero la Communication Control Unit. Oltre a questo però c’è davvero poco altro, visto che per esempio non vi è né la mappa del motore né l’acceleratore elettronico. La Yamaha Tracer 7 rimane comunque una moto eccezionale, come una favolosa Ducati, e che dimostra come non sia necessario eccedere con l’elettronica per avere una due ruote di livello.