Tra le tante varianti esistenti della famosa Vespa della Piaggio questa potrebbe essere la più assurda di tutte: ecco perchè questo veicolo a due ruote sarebbe perfetto per combattere una guerra.
Portare un’automobile in guerra è già un idea abbastanza folle…ma un motorino? Eppure, si può fare: tempo fa, una Vespa è diventata il mezzo d’assalto ideale per un esercito impegnato in una guerra durissima e selvaggia. A bordo hanno montato un’arma dalle dimensioni…particolari, a dir poco.
Dalla strada al campo di battaglia
Difficile imaginare un veicolo meno adatto al campo di battaglia del classico motorino, ma si sa, necessità fa virtù e anche il mezzo più umile di tutti, qualora servisse, può diventare un mezzo perfetto per portare avanti un assalto contro le postazioni nemiche o difendere le proprie esattamente come succede in guerre tristemente famose come quella in Ucraina che ancora non si è conclusa.
Che ci crediate o no, oggi parliamo della Vespa di Piaggio, mezzo che mai ci saremmo aspettati di trovare associato ad una guerra violenta come quella di Indocina…eppure, il periodo di costruzione del mezzo è proprio quello. Scopriamo dunque come ha fatto un mezzo a due ruote come la Vespa a finire nell’arsenale di uno dei maggiori eserciti europei.
Grosso calibro
Nel corso degli anni cinquanta diversi veicoli non proprio adatti alla guerra finirono nelle mani degli eserciti europei, incluse le versioni Furgonette della famosa Due Cavalli che finirono per equipaggiare diverse armate. Incredibile ma vero, come provano le foto in questione, anche la Piaggio Vespa entrò a far parte delle forze armate di un esercito in particolare.
Quello di cui parliamo è proprio l’Armeè de Terre francese che nel corso degli anni cinquanta adottò alcune Vespa come semoventi di artiglieria. Del resto, dopo la Seconda Guerra Mondiale, i mezzi corazzati scarseggiavano e di conseguenza, gli eserciti di tutto il mondo iniziarono ad adattarsi come possibile alla situazione.
Cosa ne è stato?
Soprannominata Vespa 150 TAP, la motoretta in foto montava a bordo un cannone senza rinculo da 75 millimetri, un’arma formidabile capace di sfondare 100 millimetri di corazza d’acciaio a distanza ravvicinata con l’utilizzo di munizioni HEAT ad alto potenziale esplosivo. Questi mezzi erano stati progettati per via del loro basso costo.
Le motorette in quesitone erano state scelte per l’esercito a causa del prezzo irrisorio: un esemplare infatti costava intorno ai 500 Dollari dell’epoca mentre per armare il mezzo e dotarlo di un rimorchio o una seconda motoretta di supporto che doveva trasportare munizioni e serventi del pezzo non servivano poi queste grandi spese.
La 150 TAP rimase in servizio nell’esercito francese per tutti gli anni cinquanta, periodo in cui i militari transalpini combatterono in Indocina e poi in Vietnam. Purtroppo, al girono d’oggi ancora non disponiamo di testimonianze capaci di rivelare se questi mezzi abbiamo combattuto o meno nelle campagne militari in questione. A giudicare dal tipo di veicolo è probabile che si trattasse solo di mezzi per la propaganda, in ogni caso.