La Yamaha è tra i grandi colossi nel mondo delle motociclette, ma solo in pochi sapevano della sua prima storica automobile.
Riuscire a entrare nella storia come ha saputo fare in questi anni la Yamaha non è di certo un’impresa semplice. Il colosso giapponese ha dimostrato di poter alzare in ogni situazione il livello della propria produzione, con una serie di motociclette che hanno avuto grandi risalto anche nel mondo delle corse.
La casa nipponica inoltre è molto amata anche in Italia, soprattutto visto come abbia avuto l’onore di essere guidata da due miti assoluti come Giacomo Agostini e Valentino Rossi. Due leggende che non hanno scritto solo pagine leggendarie del motorsport, ma che sono in assoluto due simboli dello sport e della cultura italiana.
La Yamaha però non ha cercato solo di imporsi nel mondo delle moto, ma la propria passione per le corse ha spinto il colosso di Iwata ha provare anche la scalata in F1. In quel caso dobbiamo tornare con la memoria al 1989, anno in cui la Zakspeed decise di montare al proprio interno un motore Yamaha OX88, ma che non diede i risultati sperati.
Quello era però il periodo in cui la Yamaha stava davvero pensando di avvicinarsi ai progetti delle vicine di casa Honda e Suzuki, diventando così un marchio in grado di produrre non solo moto, ma anche auto. Ecco dunque come mai nel 1992 nacque il primo storico prototipo automobilistico di sempre nella storia della casa asiatica, una novità al quale in pochi avrebbero mai immaginato di assistere.
Yamaha OX99-11: la prima auto della casa giapponese
Il 1992 fu un anno storico per la Yamaha, infatti da Iwata si decise di lanciarsi nella produzione di un pazzesco e sensazionale modello automobilistico. L’innovazione sul mercato ha portato a dare luce alla OX99-11, un modello perfetto per le corse, con un design molto aggressivo e sprintoso.
La lunghezza era di 440 cm, con il peso di 1150 kg. L’intento era quello di sviluppare un’auto che potesse partire proprio dal motore OX88 progettato per la F1, tanto è vero che il legame con la Zakspeed continuò anche per la OX99-11.Ci vollero solo 12 mesi per arrivare a ultime il progetto, con il design che fu realizzato dal genio di Takuya Yura.
La vettura era estremamente affascinante e soprattutto si presentava con una carrozzeria in fibra di carbonio, con il motore che era stato migliorato. L’OX88 era diventato un V12 OX99 da 3500 di cilindrata che era in grado così di erogare un massimo di ben 400 cavalli. Si trattava di un’auto che poteva contenere fino a due persone e aveva nella velocità una delle sue armi migliori.
Il picco infatti aveva modo di toccare i 350 km/h e l’accelerazione le permetteva di passare così da 0 a 100 km/h in soli 3,2 secondi. Numeri che dunque erano altamente positivi e che facevano ben sperare la Yamaha per la buona riuscita di questa incredibile auto da corsa stradale, ma i risultati non arrivarono come sperato. Il progetto fu posticipato al 1994 per poi annullarlo del tutto, con gli esemplari prodotti che furono solo tre, dai colori verde, rosso e nero. Stranamente fu escluso lo storico blu della Yamaha.