Moto Guzzi torna con un modello che mescola la tradizione a modernità. Svelato il motivo per cui è già corsa all’acquisto.
Se c’è un marchio iconico che riporta al glorioso passato dell’industria motociclistica italiana quello è Moto Guzzi. Per il 2024 il costruttore ha deciso di lanciare una versione speciale di un suo modello capace di ottenere un ottimo riscontro sin dal momento del suo lancio avvenuto nel 2021.
Con un occhio tanto alla propria tradizione, quanto alla contemporaneità, il costruttore di Mandello, per il rinnovamento è partito dal motore dando l’addio a quello della generazione precedente e adottando invece l’unità moderna già presente sulla V85 e resa ancora più potente. E’ stata infatti aumentata la cilindrata e di conseguenza sono saliti i cavalli, ben 10 in più. E’ stata rivista la strumentazione e è stata anche incrementata la larghezza del posteriore. Non è cambiata invece la scelta del bicolor per la livrea e del cupolino in stile cafe racer.
Moto Guzzi presenta la sua nuova moto. Sta già facendo sognare
La V7 Stone Corsa è l’evoluzione di una motocicletta amatissima, apparsa per la prima volta sul mercato nel 1965. Da allora è stata rivisitata più volte, ma sempre nell’ottica del mantenimento della sua essenza. Ad esempio anche qui sono stati mantenuti i fari full LED introdotti nell’ultimo restyling. Innovativo è invece il display unico che va a sostituire il doppio riquadro del sistema analogico. Il peso a secco è di 198 kg, ma quando ci si muovere si arriva a 218 kg. La sella è alta appena 780 mm. Grazie ad una buona distribuzione dei pesi si riesce sempre a guidare senza fatica.
Guardando al motore è stato adottato un bicilindrico da 853 cc a V da 90° e due valvole per cilindro, raffreddato ad aria. Come anticipato è stato potenziato ed infatti i cv scaricati sull’asfalto sono 65 a 6.800 giri/min e 73 Nm di coppia. Volendo si può acquistare una versione meno prestazione e guidabile anche con licenza A2. Il cambio è comunque a sei rapporti. Si fanno notare la targhetta celebrativa sul sollevatore del manubrio, gli specchietti bar end e il tappo del rifornimento in alluminio, tutti richiami alla storia di questa moto.
A dispetto della rinfrescata, la sensazione è che il brand non abbia voluto intaccare l’essenza di questo modello, riscontrabile anche quando si è in movimento e ci si rende conto che il peso non è proprio da nulla. Molto pratica la strumentazione tutta digitalizzata fruibile attraverso il tasto inserito sul blocchetto al manubrio. Positiva la presenza del controllo di trazione su due livelli. Si fanno notare le sospensioni con ammortizzatori Kayaba regolabili, per cui si riesce ad adattare perfettamente ad ogni tipo di fondo.
Sul fronte consumi siamo nell’ordine dei 4,9 litri ogni 100 km, anche se in realtà, se non si spinge troppo se ne riescono a coprire 20 km con un litro. Il prezzo è stato fissato a circa 10mila euro, un centesimo in meno per la precisione. Chi desiderasse un look più sportivo può richiedere la cover monoposto, uno dei numerosi optional garantiti per una maggiore personalizzazione.