Degna di una Formula Uno come prestazioni e studiata come tale, questa motocicletta è stata prodotta da un marchio quasi del tutto ignoto e non si sa davvero nulla su di lei. Esiste davvero? E soprattutto, quanto costa un esemplare?
Ci sono motociclette – come succede con le automobili – che vengono prodotte in quantità così limitate e con cartellini del prezzo tali che molti di noi non le incontreranno mai una volta in tutta la loro vita. Questo è uno di quei casi in cui un marchio, una piccola azienda in cui hanno lavorato meccanici molto preparati, ha costruito una due ruote davvero fuori di testa.
Una motocicletta capace di intimorire perfino Suzuki ed Honda non è qualcosa che si vede tanto di frequente nel mondo dei centauri, per questo motivo è un vero peccato che del progetto di cui parliamo oggi nato nel cuore di una nazione con una lunga tradizione motociclistica non si sappia ormai più nulla.
La motocicletta di cui parleremo oggi si chiama Ecosse ES-1, ideata da un team d’eccezione nel 2007 per essere l’anello di congiunzione tra la moto da corsa e la monoposto di Formula Uno. Non a caso, il disegnatore assunto dalla ditta che porta il nome di una località scozzese era proprio Andy Le Fleming che aveva progettato in passato diverse monoposto del campionato.
Il progetto della ES-1 Spirit venne avviato dalla piccola ditta britannica con grande zelo alla fine del primo decennio del duemila con la promessa di mettere in strada la più estrema motocicletta sportiva mai vista al mondo. Questa due ruote avrebbe avuto specifiche da capogiro, montando appunto componenti ideati prendendo come modello le monoposto da F1 del massimo campionato mondiale esistente.
La ES-1 insomma avrebbe dovuto montare un quattro cilindri da 170 cavalli, forse di derivazione Suzuki, in grado di spingere il prototipo pesante appena un quintale ad oltre 370 chilometri orari, in barba al Gentleman Agreement che limita formalmente la velocità massima delle due ruote europee a circa una settantina di chilometri in meno.
Nel 2009 le cose sembravano andare a gonfie vele per Ecosse ed il suo progetto al punto che l’azienda come testimoniato da un video reperibile sul web mise in esposizione un prototipo funzionante della ES-1 permettendo a numerosi curiosi di provarla. La motocicletta era così estrema che al tempo la casa annunciò che non l’avrebbe venduta senza prima sottoporre ad un corso di guida sicura il potenziale acquirente.
Un articolo di MotorcycleNews risalente al 2014 però sembra ipotizzare che il progetto non abbia mai avuto un vero seguito commerciale. Difficile capirci qualcosa perchè da un lato, molte fonti attendibili riportano che Ecosse avrebbe effettivamente prodotto e venduto dieci esemplari della ES-1 ad oltre 3 milioni di Euro l’uno per pochi fortunati clienti. Dall’altro, online non esiste nemmeno una foto della motocicletta che non sia quella qui sopra, ovvero il prototipo esposto al pubblico.
Quello della Ecosse insomma è un mistero irrisolto tra chi dice che la moto è stata prodotta davvero – solo venduta a pochissimi individui che sicuramente non la portano in giro come nulla fosse – e chi sostiene che dopo aver incontrato spese troppo elevate la Ecosse abbia semplicemente chiuso i battenti. Chi lo sa? Una cosa è certa, questa motocicletta è quanto di più estremo sia mai stato prodotto nel campo, roba da far tremare qualunque rivale.