Una moto tutta italiana che potrebbe tornare e fare il botto sul mercato, ma per ora non sembra destinata ai clienti italiani.
L’Italia vanta una serie di eccellenze assolute nel settore motociclistico. Anche se in tanti hanno spesso preferito veicoli che arrivano da lontano, come ad esempio i modelli giapponesi o statunitensi, non vanno assolutamente sottovalutate le aziende nostrane che da tantissimi anni propongono motocicli, scooter e ciclomotori di altissima caratura.
Una di queste case motociclistiche è Aprilia, l’azienda di Noale che ha da sempre messo in mostra una gamma di moto molto raffinate e di matrice sportiva. In un certo senso però è arrivata una piccola sconfitta per questo brand: l’uscita dalla produzione della Aprilia Shiver 900, la naked dal motore bicilindrico che però non può essere venduta dalle nostre parti.
Il motivo è da ritrovare nella normativa Euro 5 che l’Unione Europea ha emesso per omologare i motori ad una mobilità più sostenibile e meno inquinanti. Inoltre le vendite non erano soddisfacenti nella prima tranche di uscite da Noale, dunque la moto in questione è finita nell’oblio.
A sorpresa però l’Aprilia Shiver 900 tornerà in vendita uscendo dal proprio baratro. Il problema però è un altro: il ritorno è destinato per ora soltanto al mercato cinese, visto che la partnership tra Aprilia e Zonshen sta aprendo nuovi spiragli in favore del marchio italiano su territori lontani.
La Shiver è dunque l’esempio di come in Cina stiano cominciando ad avvicinarsi alle naked sportive, anche se partendo da un modello ‘comodo’ come questo. La 900 comporta poche novità rispetto a quella vista in Italia qualche tempo fa, a parte l’introduzione di un sistema di accensione keyless, con un pulsante “smart key” che sostituisce il tradizionale interruttore di accensione. Così come la presenza di tecnologia al LED sui fari ottici.
Il motore è il classico bicilindrico a V di 900 cm3. Potenza dichiarata di 94 CV a 8750 giri/min, mentre la coppia massima è di 90 Nm a 6500 giri/min. In Cina la Shiver 900 è venduta a 68.800 yuan, ovvero l’equivalente di circa 9.000 euro, inserendosi in una fascia elevata per il mercato asiatico. Interessante il fatto che la moto Aprilia vada a sfidare una folta concorrenza cinese, una delle industrie motoristiche più prolifiche degli ultimi anni, soprattutto in modalità elettirca.