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La moto indiana pronta per la “boxe”: con questa mandi al tappeto chiunque

In India vi è un grande amore per le moto e ora arriva sul mercato il modello che sarà in grado di stendere tutti i rivali.

Ancora una volta l’Asia si dimostra un Continente dal forte sviluppo motoristico, con le motociclette che sono un aspetto che deve essere fortemente tenuto in considerazione. La Cina è la realtà che più di tutte sta crescendo, ma non è la sola, considerando infatti come anche l’India stia compiendo dei sensibili passi in avanti.

La moto indiana per la boxe (nextmoto.it)

Questo dipende dal lancio di una serie di aziende che fino a pochi anni fa erano sconosciute in Europa, ma anche per il rilancio di marchi che hanno scritto la storia. La Royal Enfield era infatti un mito in terra britannica, ma dopo anni molto complicati, solo l’India è riuscita a salvare un’azienda che ora riesce a trovare un grande equilibrio tra prezzo e qualità.

Naturalmente anche per essa non mancano di certo le versioni speciali, con alcuni nomi che sono pronti a imporsi nel settore delle due ruote. Un modello molto richiesto è sempre stato la Continental GT 650, ma ora è prossima a cambiare volto e per farlo c’è bisogno di una versione estremamente speciale che è pronta a mandare ko i rivali.

Royal Enfield Black Fury: la Continental GT innovativa

Con la Continental GT, la Royal Enfield aveva portato sul mercato una naked che si presentava con una lunghezza da 206 cm, una larghezza da 76 cm e un’altezza minima della sella di 80 cm. Il peso complessivo era di 184 kg, con il motore che si trattava di un monocilindrico da 535 di cilindrata, il che dava modo di erogare così un massimo di 29,1 cavalli, con il picco di velocità che raggiungeva i 137 km/h.

Royal Enfield Black Fury (Twitter – nextmoto.it)

Ora però è tempo di cambiamento, e tutto ciò avviene grazie a Pepo Rosell, con questi che ha rinnovato la sua Royal Enfield e ha creato una personale Black Fury. La Continental GT iniziale è stata smontata completamente e le innovazioni sono altamente prestazionali, come per esempio l’utilizzo della fibra di carbonio, con questa che permette di dare il nome di Black Fury alla moto.


Presenta anche una forcella rovesciata Ohlins e il sistema frenante è completamente progettato con componenti Brembo. I cilindri della moto invece provengono niente di meno che dalla Ducati 1098 e le ruote sono della Triumph Daytona 675 R. Una moto dunque innovativa, con la Royal Enfield Black Fury che ricorda proprio il pugile Tyson Fury, capace di mandare al tappeto i rivali.