Bella e accessibile. La rivale di Vespa Piaggio è di nuovo in vendita con un modello fantastico. Un vero affare.
Rispetto agli anni più recenti il Salone dedicato alle due ruote in programma a Rho Fiera Milano ha visto meno voli pindarici e più modelli pratici ed essenziali nelle linee, nel complesso più eleganti e meno sgargianti. Sarà per il modello storico che l’Occidente sta vivendo, ma la quasi totalità dei costruttori che hanno esposto, hanno preferito puntare su mezzi sfruttabili negli spostamenti di tutti i giorni, così da diminuire il traffico e allo stesso modo abbattere l’inquinamento.
Protagonisti molto apprezzati dal pubblico sono stati anche in questa edizione dell’EICMA gli scooter, osservati con attenzione dai giovanissimi, ma altresì da un’utenza più adulta. E se come al solito i veicoli Piaggio conquistano, pure la mitica rivale della Vespa non è passata nell’anonimato. Bella nell’estetica e soprattutto accessibile, si candida ancora una volta a soffiarle parte della clientela rappresentando un ottimo affare in termini di rapporto qualità/prezzo.
Ha stuzzicato la curiosità di molti dei motociclisti accorsi al seguitissimo happening per i fanatici del settore. Parliamo della Lambretta J Starwave, realizzata ad hoc per festeggiare i 60 anni della J e come lei celebrativa della cultura tutta onde e tavola da surf, come ben si può evincere dalla colorazione, la nome e dal profilo dello scudo. Dalle fiancate allungate e ampie, e dalla sella lunga, minimal e sottile, è spinta da un monocilindrico quattro tempi, quattro valvole raffreddato a liquido.
Disponibile nelle varianti J125 con unità da 24,6 cm3 e J200 da 174,5 cm3, vanta una potenza massima rispettivamente di 9 kW erogati a 8.500 giri/min e di 12,5 kW a 8.250 giri/min, con coppia a 11,5 e 15,5 Nm. Sul fronte della ciclistica sono stati adottati due ammortizzatori montati su un ponte a ruota tirata, mjentre le ruote sono da 110/70 per 12 pollici anteriormente e 120/70, sempre da 12 pollici posteriormente, con cerchio in alluminio in entrambi i casi.
L’impianto frenante è invece caratterizzato da due dischi singoli da 220 m e non mancano il controllo di trazione e l’ABS, il tutto per un peso non superiore ai 135 kg. Tra le chicche che la rendono più appetibile i kit personalizzati che comprendono parafanghi e banda frontale, così come la grafica studiata in collaborazione con l’artista olandese Linnebank.