Poco meno di sette giorni di tempo per portarsi a casa una leggendaria quanto sfortunata motocicletta sportiva costruita da una delle case produttrici più importanti del mondo: secondo voi a quanto sarà venduta?
E pensare che al momento della sua uscita sul mercato è stata snobbata come poche altre motociclette. La pecora nera di Ducati, o meglio, la pecora rossa va all’asta e stavolta, per averla si accapiglieranno in molti. Vediamo un po’ di quale modello si tratta e quanto potrebbero spendere i centauri famelici che vogliono a tutti i costi averla nella propria collezione.
La rivincita dei perdenti
Le cose migliori nascono per caso e a volte, anche da quello che sembra davvero un fiasco irrimediabile può nascere qualcosa di molto interessante. Chiedetelo all’italiana Ducati che ha visto proprio negli ultimi anni, in particolare in questo, diventare una vera stella del mercato dell’usato una motocicletta che al momento del suo arrivo sul mercato venne trattata con la freddezza che riservereste ad un ex coniuge con cui vi siete lasciati malissimo dai centauri italiani.
Il modello di cui parliamo che figura pure nella nostra top tre dei peggiori flop di mercato mai incontrati da un marchio italiano è particolarmente ricercato oggi che finalmente, i centauri si sono resi conto della sua grande importanza e soprattutto del fatto che sotto un profilo puramente meccanico è una delle migliori motociclette della sua classe uscite negli ultimi anni. Si, lo abbiamo detto e non ci rimangiamo niente.
Niente di buono…
Introdotta nel 2002 come la superbike che avrebbe dovuto in primis portare qualche cliente in più a Ducati strappandoli magari alla concorrenza giapponese e secondo poi vincere qualcosa al livello sportivo, la Ducati 999 riuscì nella seconda impresa ma fallì clamorosamente nella prima, rimanendo i produzione per un totale di soli 4 anni prima di essere scartata dal marchio, complice lo scarso impatto sul mercato dell’epoca.
Il progetto come abbiamo già specificato era davvero ottimo, specialmente sotto il comparto motoristico. Al posto del propulsore Desmosedici comunque eccellente Ducati montò infatti sulla moto un motore noto come Testastretta da due cilindri per 150 cavalli davvero molto grintoso, al punto da avere poche decine di cavalli in meno delle più potenti motociclette dell’epoca. La linea bizzarra della motocicletta però non piacque abbastanza.
Poco tempo per prenderla
Deve essere una bella soddisfazione per Ducati sapere che al giorno d’oggi, le poche 999 Testastretta ancora in vendita sul mercato dell’usato hanno valutazioni da capogiro. Se un esemplare molto usurato può valere sui 4.000 Euro che non è comunque una cifra da sottovalutare per un modello con vent’anni sul groppone pensate che una in ottime condizioni si paga anche fino a 17.000 Euro!
Sarebbe interessante sapere a quale delle due categorie appartiene la motocicletta in vendita su Collecting Cars in questi giorni, un esemplare rigorosamente tutto rosso che non ha molti chilometri sul tachimetro. Meglio, non ne ha affatto: venduta in Giappone per qualche motivo la due ruote in foto non è mai stata guidata, al punto che non risulta nemmeno registrata sull’elenco delle motociclette circolanti nel paese asiatico.
Un’occasione davvero interessante che permetterebbe ad un centauro molto fortunato di portarsi a casa un tesoro e forse, l’ultima Ducati di questo tipo a non aver percorso nemmeno un chilometro in tutta la sua carriera ventennale. Il fatto che si tratti di un’asta poi fa si che il prezzo non debba per forza arrivare alla cifra più alta, dipenderà molto da quanti centauri si faranno avanti nei sei giorni che mancano allo scadere del bando, dal momento in cui scriviamo queste righe.
