La Dainese, storico brand italiano leader nella produzione di abbigliamento motociclistico, sposterà il proprio centro produttivo in Africa. La decisione è stata presa direttamente dai vertici dell’azienda, che hanno ritenuto opportuno compiere un passo del genere nell’ambito di una politica di contenimento dei costi. La ditta vicentina infatti ha risentito in modo particolare delle crisi economica mondiale, tanto che recentemente ha duvuto ridimensionare il proprio organico. La settimana scorsa sono stati posti in cassa integrazione ben 120 dipendenti su 250, con prospettive certe di dismissione definitiva di almeno ottanta unità.
In quest’ottica dunque è stata arrestata l’attività produttiva dello stabilimento di Molvena, laddove operano la maggior parte degli impiegati. Pertanto lo storico centro si trasformerà ben presto nel cuore pulsante del reparto “ricerca e sviluppo”, mentre la concreta realizzazione dei capi avverrà nelle filiali tunisine, in cui operano ben 500 lavoratori.
Questa scelta non è stata ovviamente indolore. Del resto negli anni, come detto dall’ad Franco Scaragatta, l’azienda ha cercato di salvaguardare il più possibile il proprio personale. Spesso e volentieri infatti la ditta si è accollata l’intero peso delle perdite, rinunciando dunque a concreti margini di profitto pur di non effettuare alcun licenziamento.
La grande crisi del 2009 però ha cambiato le carte in tavola. Il bilancio della Dainese relativo allo scorso anno ha palesato una diminuizione dei profitti del 25% (con soli 700 mila euro di utili) oltre ad un esoso indebitamento pari a 33 milioni.