La MotoGP è in una fase di calo, ed ora anche un grande campione ha detto la sua sulla top class. Parole molto dure.
La stagione di MotoGP targata 2023 è appena terminata, con Pecco Bagnaia che ha piegato Jorge Martin nel gran finale di Valencia, confermandosi campione del mondo. Dal punto di vista della tensione e della sfida, la top class ha battuto ancora la F1, visto che il mondiale si è deciso all’ultimo per il secondo anno di fila, mentre la massima serie automobilistica ha fornito uno scenario scontato sin dalla prima gara.
Il 2023 ha segnato un netto passo indietro sul fronte degli ascolti e del seguito anche in F1, ma il confronto con la MotoGP è ancora a favore delle monoposto più veloci del mondo. Dopo il ritiro di Valentino Rossi, la top class ha perso molto appeal, e non basteranno di certo le Sprint Race a ravvivare la sfida. L’arrivo di Marc Marquez alla Ducati del Gresini Racing il prossimo anno potrebbe essere un buon motivo di spettacolo, ma secondo un ex campione del mondo, c’è ben altro da fare per cambiare la situazione.
MotoGP, ecco cosa ne pensa Casey Stoner
Tra coloro che, nel corso di questi mesi, hanno lanciato il maggior numero di stoccate alla MotoGP, rientra senza alcun dubbio Casey Stoner, che in diversi casi ha lanciato delle vere e proprie bordate alla top class. L’australiano pretende che ai piloti venga resa la vita più difficile, ma anche che cose come le Sprint Race vengano eliminate. Il suo punto di vista è molto chiaro in tal senso.
Ecco le sue parole: “Il problema è l’immagine che la MotoGP dà delle sue stelle in questo momento, trovo che ci sia una grande mancanza di professionalità, con i social media che ci dà un’immagine di persone immature, e questo non è un bene per i piloti più giovani. Non vengono messi in mostra tutti i sacrifici ed anche il duro lavoro fatto per arrivare dove sono oggi“.
Stoner ha poi aggiunto: “Penso che molti piloti lavorino molto sodo, ma altri no. Sembrano tutti preoccupati del loro successo, del loro aspetto fisico, appaiono tutti muscolosi ed abbronzati. Per me non funziona così, nella vita non si può avere tutto. Tra i giovani ci sono pochi piloti che sanno dove trovare la motivazione, che capiscono dove e come possono fare la differenza“.
Inoltre, Casey ha dato anche la sua lettura del lato tecnico-sportivo, accusando le Sprint Race e la troppa elettronica che c’è oggi in top class: “Se fosse per me, eliminerei del tutto le gare Sprint, ma anche tutta questa elettronica, basta aiutare i piloti. Essa dovrebbe essere ridotta ad un certo livello, che possa essere utile solo per la sicurezza e non per facilitare la vita a chi va in pista. Inoltre, via le alette e le partenze assistite. Vorrei vedere come i ragazzi possano tirare fuori il loro talento senza aiuti. Al momento non lo fanno, mostrano solo il talento degli ingegneri“.