Honda, Ducati e Suzuki tremano mentre dalla Cina trapelano le fotografie esclusive e super segrete della nuova “arma” in mano ad un marchio che si sta facendo largo nel settore delle superbike. Con questa potrebbero aver messo il punto alla questione sulla moto più veloce di sempre.
Cosa succede se tutti i marchi occidentali ed orientali si mettono d’accordo per non superare una certa potenza nella costruzione di motociclette sportive…ma una casa non è d’accordo e presenta quello che è a tutti gli effetti un pericolo per ogni singola rivale nel settore delle due ruote? Scopriamolo insieme.
Come abbiamo scoperto insieme tempo fa, c’è un motivo se la vostra motocicletta, che sia una potentissima Ducati 1099 Panigale o una Suzuki Hayabusa dell’ultimo modello non può superare una certa velocità massima in strada e fuori da una pista con tutti gli accorgimenti del caso: il cosiddetto “accordo tra gentiluomini” di inizio duemila impedisce formalmente a qualsiasi marchio di produrre una moto che superi i trecento chilometri orari sul mercato civile.
Questa misura presa autonomamente da BMW, Ducati, Yamaha, Suzuki e compagnia bella non è certo un accordo voluto: si tratta di una misura speciale, una extrema ratio per evitare che i governi europei mettessero al bando le motociclette sopra una certa cilindrata e potenza preoccupati dalla crescente velocità massima delle due ruote vendute nel continente. Ma la domanda sorge spontanea: e se un marchio più giovane…se ne infischiasse bellamente?
Sia il settore delle automobili che quello delle motociclette da quest’anno dovranno fare molta attenzione al “dragone”, il terrificante rivale che dopo anni passati ad importare mezzi prodotti ad occidente ha perfezionato la propria strategia di marketing. Ovviamente stiamo parlando della Cina che nel settore delle auto ha già messo in pericolo la supremazia di Bugatti e company con la Othello Faranova che potrebbe diventare la supercar elettrica più potente del mondo.
Il marchio cinese di cui parliamo oggi ha un nome che significa “Vento Primaverile” e in lingua originale si chiama Chung Feng Moto anche noto semplicemente come CF Moto in Europa dove è sbarcato da poco. Arrivato sul mercato nel 1989, CF è relativamente giovane e forse non sa come vanno le cose qui in Europa dato che ha presentato sul suo portale ufficiale online una motocicletta che potrebbe stravolgere il mercato delle superbike mondiale.
Più che con una lieve brezza di marzo la casa cinese arriva da noi come una tempesta di neve: il sito ufficiale di CF mostra infatti le immagini e le specifiche di un mostruoso bolide che sicuramente può fare più di 300 chilometri orari in condizioni ottimali: come lo sappiamo? Che ne dite di leggere le specifiche della belva cinese con noi così giudicate voi stessi…
La motocicletta in foto si chiama CF Moto 1000R, un nome come un altro: ad essere poco paragonabili alle statistiche di altre rivali del settore ci sono però le caratteristiche di questa superbike che – stando a quanto sbandiera il sito web – monta un motore a quattro cilindri a V da ben 204 cavalli di potenza. Per rendere l’idea la Suzuki Hayabusa, teoricamente la motocicletta più veloce mai prodotta al mondo, ne eroga 190 nella versione più cattiva.
La superbike cinese che andrebbe ad inserirsi nella categoria delle 1.000cc di cilindrata fa davvero paura ma per il momento, sappiamo così poco su di lei che non possiamo nemmeno ipotizzare una fascia di prezzo in Euro per un suo futuro arrivo in Europa. Quello che è certo è che in Cina fanno davvero sul serio e le nostre case produttrici europee e le giapponesi farebbero meglio a tenere gli occhi aperti e a guardarsi le spalle…