In arrivo la Rolls-Royce cinese. Le immagini sono diventate virali sul web. Ora tutti la vogliono, ma c’è chi contesta.
Per i puristi trattasi di sacrilegio. Com’è possibile che ci sia anche una Rolls-Royce made in China? A dispetto dello scetticismo circa l’esistenza di un modello che scimmiotta quello originale britannico, sul web hanno cominciato a circolare le immagini ed è stato subito un grande successo, e chi pensa si tratti di un mero concept che non vedrà mai la luce, si sbaglia, in quanto addirittura è stata utilizzata dal presidente Xi Jinping quale emblema del governo comunista.
Perché diciamo questo? Semplicemente perché il nome dell’ambizioso produttore, nella traduzione italiana significa “bandiera rossa”. Appartenente al Gruppo FAW, il vanta una lunga storia nel settore auto cinese e addirittura per trovare la sua prima creazione bisogna tornare indietro al 1958 con la CA72, anche se la più interessante è stata la CA7225 che sfruttava la meccanica della Audi 100 C3. Da allora il brand si è sempre più avvicinato al lusso, cambiando il suo target di riferimento.
Hongqi Guoya, elegante, potente e super tecnologica
Se fosse ancora vivo Lucio Battisti ci canterebbe su la sua Il Tempo di Morire per il numero di cromature che si notano non appena si osserva la Hongqi Guoya. La berlina destinata ad un pubblico selezionato è nata per non passare inosservata. Al di là dell’estetica anche le dimensioni non sono da meno essendo sui 5,36 metri di lunghezza, 1,99 metri di larghezza e 1,51 metri di altezza, se poi pensiamo che il passo è addirittura di 3,26 metri, si può ben comprendere di che vettura si sta parlando.
Un bestione per imponenza, ma non solo visto che la griglia anteriore ambisce addirittura a ricordare una cascata. Elegante ed evocativa, anche nei fanali posteriore vuole strizzare l’occhio alla tradizione del Paese asiatico con un rimando alle celebri lanterne appese fuori dagli edifici. Disponibile a quattro o cinque posti, aprendo le portiere si trovano pellame e altri materiali pregiati, oltre ad una tecnologia all’avanguardia.
Nello specifico non mancano gli schermi. Oltre a quello in centro plancia, se ne trovano altri due collocati sulla schiena dei sedili, così da poter intrattenere i passeggeri seduti posteriormente. Passando al propulsore abbiamo un V6 da 3 litri, in grado di erogare fino a 395 cv, o in alternativa un più prestazione V8 da 490 cv. in entrambi i casi il cambio è automatico ad otto marce. Il prezzo? Resta ancora un’incognita.