L’economia soffre, le moto non si vendono e gli incentivi sono finiti. In questo scenario apocalittico, KTM tira avanti fregandosene della congiuntura sfavorevole e della contrazione dei consumi. Le sue motociclette si vendono comunque. Nei mesi di settembre e ottobre i risultati hanno superato le aspettative e per la chiusura dell’esercizio sociale, KTM si attende un reddito operativo aziendale tra i 28 e 29 milioni di euro.
L’assetto societario della casa austriaca tuttavia non è immune da cambiamenti. Il consiglio di amministrazione sarà oggetto di rinnovo con alcune “teste” che verranno sostituite. Stefan Pierer rimarrà presidente di KTM Group fino al 31 dicembre 2015; Friedrich Roithner diverrà CFO (Chief Financial Officer, assimilabile alla figura di Direttore Finanziario) di CROSS Industries AG è CFO di KTM Power Sports AG dal 1° gennaio 2011.
Dal punto di vista azionario invece, Bajaj Auto Ltd ha ampliato il pacchetto di azioni su KTM Power Sports AG portandolo ora al 38,08%. Questa manovra ha permesso di rafforzare l’importanza strategica della cooperazione per entrambe le parti. Ricordiamo che Bajaj Auto Ltd (India) è il secondo costruttore di scooter al mondo e il quarto produttore di motoveicoli dopo i colossi giapponesi.
Dal punto di vista commerciale, per il 2011, la gamma KTM si presenta rinnovata con l’ingresso della casa nel segmento delle piccole monocilindriche da 125cm3. L’operazione commerciale legata al progetto della Duke 125 mira ad imporre il band nella fascia giovanile, un mercato importante sul quale KTM ha l’opportunità di fidelizzare il cliente con un modello d’ingresso molto aggressivo come potenzialità di impiego, look e prestazioni.