La casa svedese, nata nel 1987 e attiva nel settore delle moto da enduro e da cross, può vantare ben dieci titoli mondiali in competizioni off road, sette titoli iridati costruttori e un titolo europeo: un palmares insomma che farebbe invidia a molti costruttori ben più forti dal punto di vista economico.
I suoi prodotti, sempre attenti alla tecnologia e testati nelle competizioni più dure, sono caratterizzati da elevati standard qualitativi e da grande esclusività tanto che le TE 250 e 300, le ultime nate della casa, sono riuscite alquanto velocemente a ritagliarsi un loro spazio all’interno di un segmento sempre più affollato e competitivo.
L’auspicio è che il “rientro” nei ranghi di KTM possa dare un’ulteriore spinta a Husaberg e regalargli una notorietà che esca dal recinto del fuoristrada, arrivando anche all’attenzione del grande pubblico, peraltro sempre più interessato a questo genere di competizioni motoristiche, anche grazie alle vittorie di piloti e marchi italiani come Antonio Cairoli e Husqvarna.
Il mercato sembra poi sorridere alla casa austriaca che potrebbe ora decidere di sfruttare il main brand per portare al successo anche gli altri marchi del gruppo in un’ottica di potenziamento globale che le garantisca una posizione di forza nel momento in cui il mercato dovesse cominciare a dare segnali di ripresa.