La seconda della classe in MotoGP ha, decisamente, le idee chiare su come accorciare il gap dalla Ducati. Ecco cosa hanno in mente in casa KTM.
La KTM ha mostrati dei passi in avanti, ma è ancora lontana anni luce dalla casa di Borgo Panigale. Le Desmosedici stanno mettendo a ferro e fuoco la top class da, oramai, tre anni. La classifica costruttori attuale riflette i valori in campo. La Ducati è prima con 317 punti. La KTM, al momento, è al secondo posto a quota 172. Un gap incolmabile.
Il vantaggio siderale della Rossa rispetto a tutte le altre moto in pista è dettato da anni di innovazioni geniali. L’ing. Dall’Igna non ha solo fatto cambiare volto alla moto emiliana, ma ha cambiato l’intera classe regina. Dalle alette all’abbassatore, passando per lo sviluppo del cucchiaio, la Ducati nelle ultime annate ha portato in pista soluzioni che, con ritardo ingiustificabile, sono state copiate dai competitor.
Nel 2022 è emerso in modo lampante lo strapotere tecnico della Desmosedici. Nelle mani di Pecco Bagnaia la Rossa ha rimontato il più ampio distacco nella storia della top class. Nessun centauro aveva riacciuffato un mondiale a metà stagione, partendo da uno svantaggio di -91. In questa annata Yamaha e Honda sono, definitivamente, crollate, lasciando strada ai costruttori europei.
KTM e Aprilia si sono tolte delle piccole soddisfazioni. Il team austriaco corre in MotoGP dal 2017 e dal 2019 può vantare una squadra satellite. Dopo aver ottenuto 4 moto in griglia, la casa di Mattighofen vorrebbe sei moto sul campo. I due posti in griglia rimasti vacanti dopo il ritiro della Suzuki non sono stati ancora occupati. La Yamaha, inoltre, è rimasta orfana di un team clienti.
I vertici della MotoGP, per ora, hanno respinto la proposta del gruppo sponsorizzato dalla Red Bull, sperando di riportare in griglia la Kawasaki o la BMW, già impegnate in Superbike. La Ducati sta attualmente equipaggiando tre team clienti. La KTM vorrebbe rilanciare un grosso nome come MV Augusta o Husqvarna in futuro, riequilibrando la supremazia della casa italiana in MotoGP.
Con i rider ufficiali Brad Binder e Jack Miller e la coppia GasGas Pol Espargaró ed Augusto Fernandez, con un’altra squadra la KTM potrebbe garantire a Pedro Acosta, leader della Moto2, ed un altro talento una chance in MotoGP. Il focus è sui piloti attuali e durante il break estivo non sono state ancora prese decisioni.
“Posso attestare che non smettiamo di cercare di avere più posti in griglia e di trovare soluzioni in tal senso – ha annunciato Pit Beirer in un’intervista al sito ufficiale della MotoGP – Non ha necessariamente nulla a che fare con la scalata di Pedro (Acosta nella classe di mezzo, ndr). Stiamo discutendo con diversi team ma non abbiamo ancora trovato una soluzione valida per la prossima stagione“.
Con la crisi della Honda, la squadra di Lucio Cecchinello potrebbe rientrare nell’orbita KTM. Il direttore Motorsport di KTM ha aggiunto che potranno ancora accadere tante cose, anche in merito al team Gresini. Per ora il gruppo austriaco attende sviluppi con una rinnovata fiducia per il futuro.