Le pesanti critiche del pilota della KTM sono pronte a tuonare nel mondo della MotoGP. Il marchio è stato fatto a pezzi
Le parole sono scese come pioggia torrenziale e, adesso, si attende una risposta da parte dell’azienda, anche se il bivio sembra essersi aperto chiaramente. In effetti, le strade fra le due parti sembrano andare in direzioni differenti e ad evidenziarlo sono state le ultime dichiarazioni da parte del pilota.
Il team austriaco della KTM in MotoGP è stato totalmente distrutto da parte di quest’ultimo, tramite delle parole al vetriolo che sono pronte a tuonare in tutto il settore. I tifosi si aspettavano da un momento all’altro un’uscita del genere, visto che le parti sembravano già aver deciso la propria posizione. Il suo contratto dura fino alla fine del 2024, ma il suo posto è stato occupato da parte di Pedro Acosta, già vittorioso nella classifica piloti della Moto 2 nel 2021 e che oggi occupa ancora la prima posizione nella categoria, sempre con KTM.
A fare spazio in MotoGP al campione di Mazarròn (Spagna) classe 2004 sarà Pol Espargarò, anche lui vincente con il team Kalex della KTM in Moto 2, ma nell’ormai lontano 2013. Le parole dette da quest’ultimo e rintracciabili sul sito Todocircuito.com sono state di quelle difficili da digerire da parte dell’azienda motociclistica austriaca, la quale dal canto suo lo ha messo da parte, riservandogli un ruolo da collaudatore (Motorsport.com).
Il team è stato distrutto
“Vi sono diverse carenze nella gestione dei piloti e contrattuali”, ha tuonato Pol Espargaro durante un’intervista. Nel 2025 il suo destino sembra essere lontano da quella KTM che quest’anno ha dovuto attendere il suo recupero da un infortunio, molto difficile da affrontare.
“Non mi piace affatto criticare l’azienda per cui lavoro e che si è presa cura di me nel tempo”, ha affermato Pol Espargarò, ma il trattamento che gli hanno riserbato non può che fare male e portare a delle dichiarazioni contestualizzate al momento. “La gestione dei piloti e dei contratti è stata pessima”, ha poi detto con fermezza il pilota.
“Al momento ho altre opzioni e potrei andare a gareggiare in altri posti, ma decido di restare come collaudatore”, ha poi proseguito nell’intervista, e sembra che il ruolo non gli dispiaccia affatto. “In KTM sono molto rigidi e non potevo condividere neanche i miei pensieri sui social media, visto il loro regolamento”, ha poi concluso il catalano.
Dopotutto, il suo pensiero è andato anche al futuro della livrea che correrà in MotoGP e sembra sperare che vinca il Motomondiale con lui collaudatore, cosa che gli farà sicuramente piacere.