KTM, addio inevitabile alla MotoGP: l’annuncio è una vera mazzata

La KTM sta cercando di risolvere una situazione drammatica, ma l’ultimo annuncio mette in crisi i suoi tifosi.

E pensare che solo fino a qualche mese fa si parlava di una KTM pronta a mettere in pista un Team di fenomeni, con il giovane Pedro Acosta affiancato da Marc Marquez. Lo spagnolo 8 volte campione del mondo aveva infatti dichiarato fin da subito che avrebbe voluto correre con un Team ufficiale e nel caso di passaggio di Martin in Ducati si sarebbe guardato attorno.

KTM
KTM e la MotoGP (Ansa -nextmoto.it)

Ecco perché in molti vedevano lo spagnolo pronto a virare verso l’Austria, con le parti che avrebbero avuto nella Red Bull, sponsor di entrambi, un perfetto collante. Marquez alla fine non è arrivata, ma a giugno gli annunci di Bastianini e Vinales per il Team satellite Tech3 hanno fatto davvero sperare nella possibilità di alzare ancora di più il livello della KTM.

Purtroppo però poi è arrivata la mazzata, con l’auto amministrazione del marchio e l’istanza di fallimento depositata al Tribunale di Ried, in Austria. La situazione è davvero disperata e a spiegare il proprio punto di vista dietro una situazione così complicata, ci ha pensato un pilota che per due anni è rimasto proprio in KTM e che ora non farà più parte del Team.

Miller non ha dubbi:” Abbiamo reagito tardi”

Non è stato solo complicato per la società il 2024, ma in KTM anche i piloti hanno avuto diverse difficoltà, su tutti Jack Miller. L’australiano non è mai davvero riuscito a entrare in sintonia con la sua moto, con il secondo anno che è stato forse ancora più anonimo rispetto al primo, con gli aggiornamenti che sono stati troppo lenti.

Jack Miller
Jack Miller (Ansa – nextmoto.it)

“Quando non ricevi aggiornamenti cerchi solo di adattarti e aggirare i problemi. Quest’anno l’ho imparato in modo particolare, ovvero cercare di trarre il meglio da ogni situazione. Da quando abbiamo messo nuova gomma sulla RC16 non siamo riusciti a trovare una soluzione. Sembra come sbattere la testa contro un muro”. Così Miller ha parlato ai microfoni di crash.net, spiegando dunque come la moto non veniva sviluppata già da tempo.

Miller inoltre ha sottolineato come lui e Augusto Fernandez, il secondo pilota in GasGas, avevano il telaio in carbonio meno recente rispetto a quello di Binder e Acosta, spiegando come loro erano contenti di questo. L’anno prossimo non ci sarà più l’ex Ducati in MotoGP, con il suo addio dalla KTM che dispiace e non poco, visto il suo modo di fare sempre gioioso e allegro.

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