Molti piloti della US Airforce sembrano avere qualche problema con la moto visto che, secondo fonti americane, molti decessi dei soldati americani in patria sarebbero appunto legati ad incidenti motociclistici. Per ovviare al problema l’aviazione statunitense ha assunto in prova Kevin Schwantz, campione del mondo della classe 500 nel 1993.
Il pilota non si è certo tirato indietro e anzi terrà a breve due corsi di guida in pista, uno in California a dicembre e il secondo in Florida a gennaio 2011, dopo i quali l’amministrazione dovrà decidere se continuare con l’iniziativa oppure sospenderla.
Intanto Schwantz ha già le idee chiare su quello che bisognerà fare: l’asso della Suzuki ha dichiarato che insisterà soprattutto sul lavoro in pista, dove avrà a disposizione un Honda DN-01 e una Suzuki V-Strom, e sulla necessità di indossare l’abbigliamento tecnico ormai ampiamente disponibile per evitare il peggio in caso di incidente. Un altro aspetto importante sarà legato al far comprendere a personale che ha dovuto affrontare grossi rischi in operazioni di guerra all’estero come andare in moto non sia affatto uno scherzo ma richieda prudenza e rispetto per se stessi e per gli altri.
Sembra proprio che Schwantz non voglia saperne di starsene lontano dal mondo dei motori e alla fine, se non ci sarà il test team per la MotoGP che il pilota ha chiesto a Suzuki e Dorna, potrebbe anche proseguire in questa sua nuova attività che sarebbe di certo utile anche per alcuni centauri italiani, che continuano a sfidare la sorte senza alcuna protezione e a velocità a volte folli, senza alcun rispetto per niente e nessuno.