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Kawasaki Z 750: prestazioni elevate e nuovi colori

 
La casa di Akashi propone questo modello, che ha saputo stravolgere il mercato delle naked, grazie alla sua linea provocante ed aggressiva, alle prestazioni da migliore della classe ed un prezzo davvero interessante. La Z 750 nasce dal suo modello precedente, la Z 1000, che l’ha guidata verso il successo grazie ad alcuni accorgimenti fondamentali, come la riduzione della cilindrata che ne ha facilitato la guida e affievolito i timori che nascevano dalla tanta potenza a disposizione.

L’estetica non è cambiata nelle linee fondamentali, la Z 750 è decisa ed aggressiva, dominata senza dubbio dal cupolino spigoloso, così come lo sono serbatoio e coda. La linea è molto marcata, ispirata forse ai manga orientali e, complice il classico colore verde Kawasaki, la fa sembrare a tutti gli effetti un vero grillo, c’è poco da discutere.
I profili sono gradevoli ma ricoperti di plastica, particolare che non convince, così come sono ricoperti di plastica anche gli specchietti retrovisori.
Anche lo scarico è cambiato rispetto al doppio della Z 1000, ora è un 4 in 1 molto più economico.
 
Per il 2010 sono previsti nuovi colori con doppi toni: candy sparkling orange, metallic spark black e pearl stardust white / flat super black e, che per intenderci sono rispettivamente l’arancione, il nero e, vera innovazione Kawasaki per questo anno, il bianco perlato.
 
I dettagli tecnici la rendono una moto superiore: è stata adottata l’iniezione elettronica Keihin con corpi farfallati da 34mm di diametro, distribuzione a sedici valvole, raffreddamento a liquido, cambio a sei rapporti e 110 CV dichiarati a 11.000 giri che sprigionano una coppia massima di 7,6 kgm (75Nm) a 8.200 giri.
 
La ciclistica non offre dettagli sensazionali, anche se la moto risulta equilibrata con un comportamento coerente alle alte velocità.
La posizione di guida è buona, a metà fra lo sportivo ed il turistico.
Unica pecca risulta la comodità per il passeggero, non tra le migliori.