E’ un’icona giapponese. Gran colpo di Kawasaki che si prepara a riportare in strada un marchio storico.
Kawasaki ha voluto aprire il 2025 con una serie di novità che fanno presagire un anno scoppiettante. In particolare ultimamente, ha lanciato la nuova Ninja H2, ma pure modelli elettrici e ibridi in modo da essere in linea con le esigenze europee e non solo sotto il profilo delle emissioni inquinanti. In mezzo a tanto fermento volto all’innovazione, il marchio nipponico ha deciso di gettare lo sguardo anche al passato. Dopo aver riportato in vita il logo River Mark, adesso è il turno di un altro brand che ha lasciato il segno nel mercato delle due ruote.
Parliamo di una Casa antica e prestigiosa fondata addirittura nel 1937 come distaccamento della Murata Iron Works, il cui nome riprendeva quello di un quartiere famoso di Tokyo. Il suo momento di boom lo visse negli anni ’30 quando da un’America alle prese con il crollo economico acquisì la tecnologia dal colosso locale Harley-Davidson. Negli anni ’50 le sue produzioni diventarono famose alla pari di quelle di Honda, nella fattispecie tra le moto di grossa cilindrata, ma la vera svolta avvenne appena dopo.
Kawasaki rilancia la Meguro, presto sul mercato la nuova S1
L’azienda protagonista è la Meguro, sostenuta finanziariamente dalla stessa Kawasaki fino al suo completo assorbimento nel 1964 dopo che il tentativo della prima di convertirsi alle moto leggere tra i 50 e i 250 cc si concluse in flop a causa dei prezzi troppo elevati. Già nel 2020 ci fu un tentativo di ripristino con la realizzazione della K3 venduta soltanto nel Sol Levante, ma ora i piani sono decisamente più concreti.
A breve infatti, vedremo pure sulle nostre strade la S1, plasmata partendo dalla W230 e dalla KLX 230 per quanto concerne il propulsore. A spingerla è un monocilindrico monoalbero a due valvole con raffreddamento ad aria da 233 cc, con alimentazione ad iniezione e avviamento elettrico. Poca la tecnologia presente considerato che l’orologio, il contagiri e il tachimetro sono analogici, ma non manca però un display LCD.
I freni sono a disco e provvisti di ABS, mentre guardando alla ciclistica il telaio è un monoculla sdoppiato con forcella telescopica, doppio ammortizzatore posteriore e ruote a raggi da 18 e 17 pollici. Capace di erogare fino a 18 cv e 18,6 Nm di coppia dispone di cambio a sei rapporti.
