La Kawasaki ha comunicato un’importante decisione. La scelta è stata, di fatto, inevitabile e scaturita per un motivo ben preciso
Il Giappone è sempre stato leader nel settore delle corse motociclistiche grazie a una serie di Scuderie di primo piano. La Kawasaki dal nuovo Millennio ha cercato di specializzarsi su categorie differenti rispetto alla MotoGP, con i suoi ultimi risultati nella classe regine che non furono brillanti.
Dal 2003 al 2008 la Scuderia ha ottenuto un solo podio, nel 2004 con il terzo posto di Nakano proprio in Giappone. Per il resto tanta delusione e risultati non certo brillanti. A quel punto la decisione di spostarsi sulla Superbike ha pagato anche grazie a un fenomeno come Jonathan Rea.
Il sodalizio tra le parti continua ancora oggi, nonostante sia chiara la supremazia della Ducati anche in SBK. Ottime anche le prove in MXGP con il Mondiale motocross che sfugge nella classe regina dal 1998, stagione vinta da Sebastien Tortelli. Tuttavia, nella stagione in corso c’è Romain Febvre che sta lottando per il successo iridato.
La Kawasaki dunque è un must nel mondo delle gare motociclistiche ed è per questo che in Giappone c’era fermento per la sua presenza in un evento storico. Purtroppo però l’epilogo è stato deludente.
Kawasaki, il no all’evento è ufficiale
La Kawasak, infatti, non prenderà parte alla 8 ore di Suzuka. La conferma è arrivata dal Team Manager, Guim Roda. “Per poter prendere parte a questa gara serve tempo e soprattutto l’impegno di un gran numero di forze. Inoltre avremmo dovuto chiamare anche i nostri piloti della SBK alla gara, ma sia con Rea che con Lowes puntiamo al 100% al Mondiale Superbike.”
Roda ha spiegato come questa sia una gara molto difficile da preparare e non è per nulla facile accettare di perdere quando si compete al massimo. La Kawasaki dunque non ha intenzione di impiegare forze ed energie per una prova nella quale non si sente pronta per poter vincere.
Probabilmente a influire su questa decisione vi è stata anche l’amara sconfitta della passata stagione, con Rea, Lowes e Haslam che giunsero secondi alle spalle della Honda HCR di Nagashima, Takahashi e Lecuona. Un risultato negativi che si è aggiunto a quelli ottenuti nello scorso Mondiale SBK, nel quale Rea ha dovuto abdicare di nuovo, stavolta ad Alvaro Bautista.
Stesso copione in SBK anche nel 2023 con lo Bautista avviato verso la conferma. Non resta dunque che pensare già alla prossima annata. La Kawasaki non ha di certo intenzione di perdere più tempo con Jonathan Rea che vorrà vincere il suo settimo titolo.